Il Sigillo Una Testimonianza - Parte 5
Nei giorni che seguirono mi rivolsi ad un altro settimanale altrettanto importante, la risposta che venne dal Direttore fu più o meno simile alla precedente. L'immagine era visibile, ma non era il momento opportuno per proporla si lettori. La mia ostinazione nel desiderio di divulgare la notizie non era mutata, dovevo solo concentrare ogni mio impegno nel diffonderla nella maniera più comprensibile e reale. Confidavo nell'ottenimento di una conclusione positiva, anche se sapevo perfettamente che la risoluzione di questo mio impegno, si sarebbe protratta nel tempo ed avrei potuto raggiungerla solo attraverso la Fede e la tenacia delle mie idee, Quando si è adulti i sogni si devono conquistare. Per ottenere la loro realizzazione, è necessario lottare, è essenziale superare le difficoltà che immancabilmente s'intrecciano con la realtà quotidiana, quindi per l'ottenimento dei miei progetti ritenevo fosso indispensabile, pazienza, fermezza e la più completa dedizione nella ricerca dei Testi Sacri, nel significato dei misteri.Era importante ricercare il senso ed il valore che in ogni singola parola, in ogni scritto ci viene tramandatoattraverso i secoli. Non intendevo andare a traino di altri o delegare ad altre persone questa mia ricerca. Ero ancor più convinto delle rilevanti difficoltà che mi attendevano ed in particolare nella ricerca e nell'apprendimento di ulteriori testi specifici, ma intendevo cominciare quanto prima per poi giungere a termini quando avessi avuto esaurientirisposte nelle mie domande e soddisfatto nelle mie ricerche. Avevo preso un impegno e ritenevo che mia dovesse essere la responsabilità dell'iter che intendevo seguire ed affrontare le conseguenze del mio operato. Il mio comportamento era leale, sapevo di non essere né un visionario né un millantatore.Per una migliore introduzione nel tema oggetto delle mie ricerche, era necessario, inserirmi con alcuni passaggi fondamentali, relativi alla mia vita privata, al fine di rendere una documentazione più completa ed argomentata. Pensai di annotare sulla mia agenda, giorno dopo giorno, ogni evento che avesse avuto specifico riferimento all'immagine che avevo avuto la gioia di vedere sulla fronte di Padre Pio, un'immagine che avevo deciso di soprannominare, 'Sigillo'. Sapevo di correre il rischio di trasformare il mio proposito, quello di presentare 'Sigillo', in un'autobiografia, ma lo ritenevo necessario, perché nel portare aventi la mia storia, ho vissuto personalmente alcuni eventi che mi hanno portato sia gioia che tanta ansia ed inquietudine. E' proprio di questi giorni la notizia della morte di Madre Teresa di Calcutta, si parla, si chiede che venga eletta subito Santa, non so quanto possa essere possibile invocare quest'oreficenza. Madre Teresa, come tante altre persone prima di lei, sono stati chiamata da Dio per un compito ben determinato, sia di modesta che di grande importanza, ma sempre con messaggi ed azioni di immensa grandezza ed infinita bontà, coloro che come Madre Teresa, avranno la fortuna di avere questa grazia Divina, saranno considerati PRESCELTI.Questa sessa definizione non può essere attribuita a San Francesco, Santa Caterina, Santa Teresa, Santa Gemma e Padre Pio. Essi sono gli ELETTI, in quanto Nostro Signore Li ha espressamente designati fin dal giorno del loro concepimento ad assolvere su questa terra compiti di elevata soprannaturalità. E' molto importante scindere questi due privilegi, in quanto solo agli ELETTI sono stati conferiti da Nostro Signore doni carismatici di cui possano far uso per il bene della Fede e la salvezza delle anime. Questa mia idea trova giorno dopo giorno maggior consistenza, in quanto è inconfutabile che nella gerarchia delle Divinità, nella religione cristiana al secondo posto dopo l'Eccelso, (Dio), vi è la 'Trinità' che rappresenta per la nostra religione l'unione di TRE FORZE in una sola, quindi abbiamo il Padre che è Dio sul piano dell'universo, il figlio incarnato che è Gesù , quindi supremo sulla terra e lo Spirito Santo, fonte di vita divina che lega il Padre al Figlio. Fin dall'inizio del cristianesimo questa un ione veniva espressa con vari simboli e tutti riconducevano al numero tre. Potevano essere tre cerchi concentrici, poteva essere la lettera Dio Re con l'alfa e l'omega del vocabolario greco, poteva essere un triangolo. In ugual modo il numero tre lo ritrovavamo nei dardi usati per crocifiggere Nostro Signore, nei giorni che trascorsero prima della Resurrezione. Pertanto sappiamo ed è certo che in tutte le raffigurazioni Sacre risponde sempre il numero Tre. Molti fedeli ed anche molti sacerdoti ritengono che Padre Pio abbia rappresentato Gesù Cristo in terra, pertanto come tutti i mistici era dotato di distinti carismi che si evidenziano in queste particolari persone. Vi era un'ulteriore differenza che distingueva Padre Pio dagli altri, in quanto a Lui erano stati conferiti due carismi di elevata soprannaturalità, si trattava dell'anello mistico emanante luce divina, anello attribuito al Frate nel giorno del suo matrimonio mistico, pertanto era visibile soltanto da Padre Pio. Il secondo carisma era la corona di spine che Padre Pio portava sempre sul Suo Capo, anche questa era visibile solo a Lui. In seguito a queste considerazioni, pensai che Padre Pio dovesse possedere un terzo carisma, anche questo come i precedenti visibili solo a Lui. Leggendo l'apocalisse di San Giovanni al (7,2-3) si parla di un Angelo il quale provvisto del 'Sigillo' del Dio vivente cerca e marchia la fronte degli Eletti ossia di coloro cui Dio ha conferito il potere di nascere Santi (non parlo dei Santi che leggiamo sul calendario) bensì parlo di coloro ai quali sono stati conferiti carismi e doni particolari 'S.Francesco, S.Caterina, S.Teresa, S.Gemma e Padre Pio'. Ciò mi porta a pensare che per chiudere questa triade carismatica manchi il 'Sigillo' del Dio vivente. E' leggendo l'apocalisse al capitolo 7 versetti 2-3 che recitano: ' E vidi un altro Angelo che veniva su da levante, che aveva il Sigillo del Dio vivente e gridò a gran voce a quattro Angeli, cui era stato dato di dannegiar la terra e il mare, dicendo: 'Non danneggiate la terra, né il mare, né le piante fino a che non abbiamo marcato le loro fronti col Sigillo, i Servi del Nostro Dio' Riflettendo sul significato di questi versetti, risulta evidente che gli Eletti debbano avere impresso nelle solo carni e più precisamente sulla fronte questo 'Sigillo'. Benché io non sia di certo portato nello scrivere poesie, ho voluto dedicare sia a Padre Pio che a tutti gli Eletti quale risultato delle mie letture, un modesto scritto, che mi auguro abbiate la pazienza di leggere.(Continua)