gio, 18 aprile 2024

Il Silva Mind Control e la Tecnica del bicchier d'acqua

Bicchier d'Acqua
L’ informazione è sempre disponibile per te
quando ne hai bisogno.
Devi soltanto possedere l’abilità di riconoscerla
e convertirla in una forma …
Jose Silva

La Tecnica del bicchier d’acqua è forse una delle più conosciute e amate del Metodo Silva : si rivela utilissima non soltanto per ottenere informazioni, ma anche per fare chiarezza dentro di noi, acquisire certezze, risolversi a una scelta, dissipare dubbi e calmare l’inquietudine in vista di una decisione che può rivelarsi di particolare importanza.
Sempre, quando ci si trovi in una situazione che ci preoccupa, quando non si riesca a dipanare una matassa ingarbugliata di pensieri che si accavallano, quando l’ansia ci impedisca quella lucidità che sarebbe indispensabile per affrontare e risolvere un problema, la Tecnica del bicchier d’acqua si rivela provvidenziale, perché ci permette di interrogare l’inconscio attraverso meccanismi pre-programmati, creando un ponte con quella parte della mente che già conosce tutte le risposte.
Ciascuno di noi potrà trovare mille ragioni e occasioni diverse per ricorrere a questa semplice tecnica. Semplice e straordinaria.
Nel caso di qualunque indecisione su come procedere, comportarci, scegliere o reagire, la “memoria dell’acqua” ci permetterà di accedere al serbatoio di intuizioni profonde, da cui ricevere le informazioni “giuste” per risolvere il problema che ci assilla.
In che cosa consiste la programmazione della Tecnica del bicchier d’acqua?
La sera, prima di andare a dormire, dopo esserci ben chiariti il problema che vogliamo affrontare, prendiamo un bicchiere e riempiamolo d’acqua.
Con questa tecnica non è necessario portarci a livello Alfa con il metodo da 3 a 1, basterà chiudere gli occhi rivolgendoli leggermente verso l’alto e bere circa la metà dell’acqua contenuta nel bicchiere dicendo mentalmente : quest’acqua mi porterà la soluzione del problema che ho in mente.
In questo modo stabiliamo un particolare rapporto mente-corpo, una sorta di “meccanismo di apertura” che si attiva al momento stesso in cui beviamo un sorso dell’acqua contenuta nel bicchiere.
Lasciamo il bicchiere a portata di mano sul comodino da notte e addormentiamoci tranquillamente.
La mattina, appena svegli, facciamo la stessa cosa : beviamo il resto dell’acqua chiudendo gli occhi e girandoli leggermente all’insù, mentre diciamo mentalmente : “quest’acqua mi porterà la soluzione del problema che ho in mente”.
Non dovremo fare altro : la risposta che cerchiamo potrà arrivare in qualsiasi momento, perché l’acqua che abbiamo bevuto è la chiave d’accesso ai messaggi che provengono da un mondo diverso da quello logico e razionale, un accesso che la pausa notturna avrà provveduto a facilitare.
Sull’acqua come veicolo prezioso di ricordi, suggerimenti e intuizioni sembra non ci siano più dubbi. Anche la scienza ufficiale, grazie alle scoperte della fisica quantistica, ha aperto uno scenario di comprensione sulla relazione fra pensiero e materia, concordando sul fatto che l’acqua funzioni come una sorta di “promemoria” per la mente umana, la quale non cessa mai di essere attiva, nemmeno durante il sonno, ed è sempre in grado di ricevere informazioni.
L’inconscio che abbiamo interrogato si servirà di modalità diverse per entrare in comunicazione con noi.
Potrà capitare che i suggerimenti attesi si presentino spontaneamente proprio nel corso della notte, con un risveglio improvviso che porta con sé la risposta tanto desiderata.
Oppure la mattina, al momento di aprire gli occhi, potremo conservare il ricordo di un sogno che si staglia nitido al nostro sguardo come un film e che, nelle sue immagini e nella sua sequenza, ci appare assolutamente chiaro e perfetto.
Oppure durante il giorno potrà verificarsi l’arrivo inaspettato di un’intuizione, di un ‘idea che chiarisce tutto come un flash, di una informazione preziosa, di un suggerimento che nasce da un incontro fortuito, o magari grazie a una frase pronunciata da uno sconosciuto e ascoltata da noi come per caso.
Oppure ancora potrà capitare, come per una strana coincidenza, di trovarci davanti agli occhi un’immagine che ci è familiare, ma che sembra per un attimo modificare il suo aspetto consueto e trasformarsi, incredibilmente vivida e chiarissima, proprio nella risposta che cercavamo!
Tratto da "Silva Mind Control. La magia della dimensione Alfa" di Marisa Paschero.
Capitolo dedicato alla dodicesima tecnica.

Scheda dettagli:

Data: 14 agosto 2022Autore: Marisa Paschero
Fonte/Casa Editrice: Edizioni Mediterranee, Roma, 2022
Profilo Pubblico di:

Marisa Paschero

Marisa Paschero, grafologa, ha una formazione interdisciplinare che abbraccia metodi diversi e privilegia l'approccio simbolico alla scrittura in ogni sua espressione, Laureata in Lettere, specializzata in Grafologia per l'età evolutiva e in tecnica peritale, rieducatrice della scrittura e…

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