gio, 28 marzo 2024

Specie umana originale dell'Eden e campo energetico

Simonetta Leopardi di Civitaquana e Ginestra

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Secondo la testimonianza biblica del profeta Ezechiele dei Caldei, esistevano ai suoi tempi esseri viventi di particolare splendore e dalle fattezze umane, in grado di muoversi anche nell'aria: "Io guardavo, ed ecco un vento tempestoso avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di metallo incandescente. Al centro, quattro esseri animati, di sembianza umana."

Ciò che Ezechiele descrive ha le caratteristiche del Vento solare, che con il suo "turbinio di fuoco" eterico raggiunge la terra, e la luminosità "metallica" tipica dell'elettricità, che come "una grande nuvola" avvolge e trasporta nell'aria quattro persone. 

Si tratta di una descrizione piuttosto accurata di ciò che oggi la scienza chiama campo di forza, cioè la zona interessata da una energia elettrica e/o magnetica, nella quale avviene una interazione tra le correnti dell'etere, provenienti dall'alta atmosfera, e le cariche fisiche potenziali presenti nel campo terrestre.

Ed all'interno di questo campo di forze luminoso, Ezechiele vede muoversi nello spazio esseri che "quanto alle loro fattezze, avevano facce umane" e che riguardo al movimento "andavano dove lo spirito li sospingeva", spostandosi nell'etere attiraverso il campo di forza, la cui energia Ezechiele vede scorrere in "ruote". Il termine traduce il sanscrito chakra, vortici energetici che sono parte dei loro corpi, e  "lo spirito dell'essere vivente era nelle ruote". La stessa parola greca con cui sono definiti questi esseri,angheloi, e che indica il "portatore di un messaggio", è riferita in maniera scientificamente molto precisa alla "trasmissione di informazioni" tra la corrente universale e il loro campo di forza, che caratterizza appunto la specie. Nel testo ebraico sono detti "gli Elohim", con un termine che è usato per designare sia questo popolo, sia Dio.

"Tra quegli esseri si vedevano come dei carboni ardenti simili a torce, che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori. Gli esseri andavano e venivano come una saetta." (Ezechiele, 1)

Come scrive Giovanni Paolo II, riguardo alla resurrezione della carne attesa dai cristiani nella "nuova terra", in questi corpi originari si tratta di un"comunicarsi di Dio, nella sua stessa divinità, non soltanto all’anima, ma a tutta la soggettività psicosomatica dell’uomo. Si potrebbe qui parlare anche di un perfetto sistema di forze nei rapporti reciproci tra ciò che nell’uomo è spirituale e ciò che è corporeo."  (Giovanni Paolo II, Udienza Generale 9.12.1981) 

Tutto l'Antico Testamento è costituito dai racconti delle vicende di questi esseri umani speciali, dotati di qualità fisiche e intellettuali superiori. Essi possono muoversi nell'aria, percorrendo grandi distanze, così come possono rendersi invisibili ai comuni mortali.

D'altra parte, questi esseri umani speciali possiedono un corpo fisico che ha le stesse fattezze e le stesse esigenze del corpo fisico dei comuni mortali; essi mangiano, si lavano, si riposano. 

Nel libro della Genesi si legge, infatti, che "L'Eterno apparve ad Abramo alle querce di Mamre, mentre questi sedeva all’ingresso della sua tenda durante il caldo del giorno. Abramo alzò gli occhi, ed ecco che vide treuomini, i quali stavano dinanzi a lui; e come li ebbe veduti, corse loro incontro dall’ingresso della tenda, si prostrò fino a terra e disse: lasciate che si porti un po’ d’acqua; e lavatevi i piedi; e riposatevi sotto quest’albero. lo andrò a prendere un pezzo di pane, e vi fortificherete il cuore; poi, continuerete il vostro cammino. E prese del burro, del latte e il vitello ch’era stato preparato, e li pose davanti a loro; ed egli se ne stette in piè presso di loro sotto l’albero. E quelli mangiarono." 

L'energia vitale divina  che scorre nel corpo di questa specie umana originale è così piena e intatta, che essi hanno anche virtù terapeutiche. Sara, la moglie di Abramo, infatti, è sterile, eppure essi le donano una gravidanza:

"Poi essi gli dissero: "Dov’è Sara tua moglie?" Ed egli rispose: "E’ là nella tenda". E l’altro: "Tornerò certamente da te fra un anno; ed ecco, Sara tua moglie avrà un figliuolo".

La specie umana originale è così vitale, nella sua condizione di vita senza la malattia e la morte, che subito dopo la caduta nella condizione inferiore, le generazioni vivono per centinaia di anni.

""Adamo aveva centotrenta anni quando generò a sua immagine, a sua somiglianza, un figlio e lo chiamò Set. Dopo aver generato Set, Adamo visse ancora ottocento anni e generò figli e figlie. Set aveva centocinque anni quando generò Enos; dopo aver generato Enos, Set visse ancora ottocentosette anni e generò figli e figlie. L'intera vita di Set fu di novecentododici anni; poi morì. L'intera vita di Enos fu di novecentocinque anni; poi morì. L'intera vita di Kenan fu di novecentodieci anni; poi morì."

Una tale pienezza di energia vitale divina era certamente propria di quegli individui della specie umana direttamente promanata dall'Eternacorrente di vita universale e vivente originariamente in Eden, territorio ad oriente tra il fiume Tigri e l'Eufrate.

Territorio chiamato biblicamente "pardes", il cosiddetto "paradiso terrestre", più specificamente e letteralmente tradotto con l'espressione il "cielo in terra", poiché il termine stava ad indicare proprio l'incarnazione in terra della potenza di vita universale. 

"Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente. Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato." "Dio creò l'uomo a sua immagine e somiglianza; maschio e femmina. Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate su ogni essere vivente della terra». 

La Genesi della specie umana originale parla di una stirpe, che incarna pienamente la potenza vitale universale, che è la benedizione di una natura fertile e generosa e che "domina", ossia padroneggia e guida, la vita terrestre.

"Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa."

La stirpe di una donna, che anche dopo la caduta della specie in una condizione di vita inferiore, ricondurrà il creato al suo splendore di vita originario. 

Scheda dettagli:

Data: 5 giugno 2018Autore: Simonetta Leopardi di Civitaquana e Ginestra
Fonte/Casa Editrice: Dottrina della Luce e Affari Vaticani
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Simonetta Leopardi Di Civitaquana E Ginestra

Giurista e Scrittrice. Autrice del Blog DOTTRINA DELLA LUCE E AFFARI VATICANI per la divulgazione online di studi del testo biblico e dei testi antichi su campo energetico e specie umana originale dell'Eden e per l'analisi dell'attualità istituzionale della chiesa. Rigenerazione nella Bibbia,…

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