Hai un Tuo Spazio Sacro?
Spazio Sacro e Altare, Perché è Importante Averne Uno?
L’usanza di avere un altare è molto antica sia in Europa che nel resto del mondo. I ritrovamenti e gli studi antropologici dimostrano l’uso diffuso di altari dedicati al culto degli antenati nelle culture tradizionali di tutto il mondo antico.
L’altare ospita oggetti che hanno a che fare con l’ambito del sacro. Ma cosa significa sacro?
L’etimologia di questa parola è da ricondursi al latino sacer che significa “invocare la divinità”. Una definizione più recente di sacro nel dizionario italiano è: degno di rispetto, inviolabile, intoccabile.
La definizione di sacro è molto individuale e può cambiare ed evolvere con noi nel corso del tempo. Una volta che hai definito che cosa significa sacro per te, puoi dedicarti alla preparazione del tuo altare.
Perché avere un altare? Una prima ragione può essere devozionale.
«La preparazione e la visione di oggetti sull’altare ne fa una sorta di “preghiera materiale”, un rimando immediato ed efficace alla sfera del sacro e dello spirito.» ( Yogi Bhajan)
Nella camera da letto dei miei genitori e nonni c’era uno spazio dedicato a tutti i ricordi di antenati, amici e parenti defunti. Da bambina li guardavo e chiedevo a mia mamma chi fossero tutti quei visi sconosciuti esposti sulla parete dietro l’armadio e lei mi raccontava le loro storie. In un certo senso, quello possiamo considerarlo un altare dedicato agli antenati, perché ospitava immagini e oggetti dedicati ai propri cari che ricordava i loro nomi e l’affetto provato per loro.
La seconda ragione per avere un altare, quella più vicina all’uso che ne faccio io, può essere funzionale.
La cura che si dà all’ambiente esterno è segno e simbolo per la mente della nostra intenzione. L’esterno riflette l’interno e quando trascuro il mio spazio sacro sto facendo lo stesso con il mio spazio interiore. Quando metto ordine sul mio altare lo pulisco, purifico, lo rinnovo e lo curo con amore lo sto facendo anche a quella parte sacra, divina di me.
La vita di corsa e stressante di tutti i giorni mi porta a volte a trascurare il mio altare, ma il beneficio immediato che ne traggo quando mi dedico a riordinarlo è davvero tangibile: recupero immediatamente forza e centratura. Quando sento il bisogno di rendere più forte un intento per me importante, creo con vari materiali un’immagine simbolica di quest’ultimo e poi lo metto sul mio altare, nel mio spazio sacro, che è un po’ come assicurarmi che sia protetto e nutrito mentre cresce e si manifesta.
Un altare in casa può servire come punto focale per la meditazione o semplicemente come un rifugio dove cerchi delle risposte o una spinta spirituale. Fornisce lo spazio dove puoi soltanto “essere”, ritrovare il centro, fare ordine dentro di te, dare spazio alla tua anima selvaggia e imparare ad ascoltare il tuo intuito. Dedicare uno spazio in casa per lo Spirito, allena la mente a creare dei collegamenti tra le tue azioni simboliche e ciò che desideri creare dentro di te.
COME FARLO?
Non ci sono regole, solo suggerimenti, ma il meglio che puoi fare è lasciarti guidare dal tuo intuito.
Trova uno spazio adatto all’uso che ne vuoi fare, non occorre un grande spazio può essere una mensola o un angolo di casa; può essere un altare fisso, oppure mobile se non hai una stanza tutta per te.
Generalmente si utilizza un tavolino su cui puoi disporre oggetti simbolici che ti ispirano, simboli religiosi o non, foto, elementi della natura, cristalli, pietre raccolte in posti amati, terra, candele, incenso, piume, musica rilassante, strumenti musicali… Tutto quanto ti porta facilmente a ricollegarti con il te illimitato e divino. Ricorda anche di curare con attenzione la disposizione degli oggetti sull’altare che devono rispettare un ordine armonioso e aggraziato.
Per meglio apprezzare la funzione di un altare è sicuramente d’aiuto fare un’esperienza di cerimonie di gruppo in cui si fa uso di un altare. Durante queste cerimonie la forza del gruppo permette di amplificare e far percepire la forza di un centro collettivo che risuona con il nostro centro.
MAGGIOQuesto mese è dedicato alla celebrazione di Beltane e al risveglio della fertilità della terra festeggiato con danze, fuochi e matrimoni per propiziare nuove unioni e rafforzare quelle esistenti, compresa l’unione con se stessi. Il risveglio di maggio è indirizzato a ritrovare la passione e il piacere in ogni sua accezione.
L’archetipo femminile collegato a questo periodo è conosciuto con il nome di Rihannon in Galles e con quello di Epona per i Romani solitamente ritratta accanto o sopra all’immancabile giumenta, spesso con una cornucopia che è simbolo di abbondanza.
Il colore legato a Beltane è il rosso. A partire dal 1° maggio fino al 21 giugno, possiamo inserire sul nostro altare un nastro di questa tinta per favorire la scoperta dei molti volti dell’amore, a cominciare dall’amore per se stessi, prerequisito essenziale se si vuole vivere pienamente l’amore di coppia.
Se vuoi partecipare con me alla celebrazione di Beltane, ti aspetto il 15 maggio.
Clementina Arpaia
Scheda dettagli:
Data: 23 maggio 2017Autore: Clementina Arpaia
Profilo Pubblico di:
Associazione Il Cigno E Il Labirinto
In Cammino Verso la Scoperta di te Il Cigno e il Labirinto nasce dalla passione e dalla dedizione di tre operatrici specializzate in diverse discipline olistiche e spirituali, dapprima come gruppo informale, poi, nel 2014, con l’arrivo di “Romeo”, nome affettuoso con cui chiamiamo la sede, il gruppo…