gio, 28 marzo 2024

Il Bardo

I testi concernenti il bardo traggano origine da opere risalenti all' VIII Secolo
Gli insegnamenti della tradizione Nyngmapa e Kadgyupa sono provenienti dal paese del Odhyana e portate dal grande maestro Padma Sambhava.Si Basano su diversi tantra delle tre serie dello Yoga interno(Maha Yoga Anu Yoga e Ati Yoga che è sinonimo di DZogchen)quali il Tantra della segreta unione del sole e della Luna di tradizione Dzogchen.
Quelli della tradizione Bonpo sono invece la dottrina dei sei lumi e i quattro Chakra facenti parte del ciclo dello Dzogchen dello Shang Shung Nyan Gyud. Questi insegnamenti dettero origine alla raccolata di insegnamenti esoterici detta Zhitro o autoliberazione nella comprensione delle Divinità pacifiche e Terrifiche .
Secondo Lo Dzogchen la natura di qualsiasi essere vivente è senza mutamento e viene detta Dharmadhatu.La parola sanscrita Dharmata indica la natura intrinseca di tutte le cose l'essenza delle cose così come sono .Il Dharmadatu è la vera realtà incondizionata.
Un testo tibetano la descrive così:
"Il Dharmadatu è la natura della realtà o vera natura dell'esistenza fenomenica; simile allo spazio del cielo
essa è vuota.
La saggezza dello Stato naturalmente perfetto sorge come massa di luce e di raggi che brilla splendendo
luminosamente senza ostacoli ".

Dopo la morte e la separazione della mente dal corpo, la coscienza mentale,che è il percettore della forma e di tutti i concetti, si dissolve nello spazio.
La mente è nuda e l'autoconsapevolezza è chiara e non ostruita libera da oscuramenti e in quel momento la mente entra nel Bardo.
Il numero degli stati del bardo varia a seconda degli insegnamenti ma i tre principali sono:

Il Bardo della Base fondamentale
Il Bardo della chiara Luce
E Il Bardo della natura dell'esistenza

Un quarto Bardo è l'esistenza che assumeremo nella prossima vita.
Secondo alcune tradizioni questo bardo è il periodo compreso tra la nascita e l'insorgere della malattia che culminerà con la nostra morte. Ed il periodo compreso tra i primi sintomi della malattia e la morte è il quinto Bardo.

Bardo della Base fondamentale è uno stato vuoto e di assenza e il principio cosciente vi entra al termine del processo della morte. Nel primo istante successivo alla morte non ha importanza se in vita abbiamo accumulato buoni o cattivi meriti, in questo preciso momento possiamo riconoscere la nostra natura essenziale e liberarci dal samara. Qui in questo momento il concetto dei sutra di causa ed effetto non vale più.
Se non ci siamo liberati nel bardo della base fondamentale, la nostra mente entra nel bardo della chiara luce. Qui si presentano le visioni a causa del movimento di energia del Rigpa.
Il Rigpa indica lo stato, la conoscenza dello stato dellacontemplazione. Vuol dire non creare, non bloccare, non fare qualcosa, ma trovarsi nella condizione così come è, nella contemplazione, nello Stato di Buddha.
Tra il primo e il secondo Bardo c'è un'altra occasione per ottenere la liberazione :E' un momento breve e benché dotato di grande chiarezza difficile da cogliere.

Il Bardo della base fondamentale è una totale assenza: ci sembra di non poter far niente .In questa base invece c'è chiarezza e l'esperienza è simile a quella del sogno. Il movimento del Rigpa produce visioni e quando gli elementi interni cessano di funzionare, cominciano ad apparire i loro colori dando origine alle visioni di suoni luci e raggi.
Le visioni che si presentano nel bardo della chiara luce sembrano visioni esterne ma se la natura della mente comprende l'origine e la natura e soprattutto se comprende che non c'è più nulla di esterno con cui entrare in contatto, riconoscendo che ciò che appare nasce dalla natura della mente stessa, vede come le visioni come le sue proprie manifestazioni e si libera. Ma se ci si lascia distrarre dalle visioni il sé si illude e ci si attacca come se fossero esterne. Se invece riconosciamo l'origine e la natura delle visioni e le integriamo unificando con esse la nostra presenza inizia il processo delle visioni pure.Le visioni sorgono pure e il processo degli elementi puri sviluppa tutte le forme come manifestazioni dello Stato puro del Sambhogakaya dentro di noi. Se non la cogliamo nel bardo della chiara luce ottenere la realizzazione diventa sempre più difficile Infatti questo è il
momento in cui sorge il Samsara o del Nirvana individuale..
Quest'insegnamenti appartengono allo Dzogchen e c'è una precisa analogia con quello che pratichiamo da vivi. Le pratiche del Trekchod e del Thogal corrispondono a questi due bardo.
Lo scopo di tali pratiche è di ottenere il corpo d'arcobaleno al termine della nostra vita
Il Bardo della base fondamentale corrisponde alla pratica del Treckchod di riconoscere il proprio stato e di integrarlo. Qui lavoriamo con la semplice presenza senza la visione. Il bardo della Chiara Luce alla pratica del Thogal dove invece lavoriamo con le visioni. Quando sorgono queste visioni è importante rimanere nella presenza non distratta delleo Stato di contemplazione o Rigpa. Il terzo Bardo è quello dell'esistenza. Di solito viene esposto in tre parti.
Come questo bardo nasce
Come reciderlo per liberarsi in questo bardo
Come ci si inganna in questo bardo ricadendo nell'illusione
Per quanto riguarda la sua nascita :tutte le visioni delle divinità scompaiano e le luci dlla chiara luce cessano: la natura della mente non si può appoggiare ad esse ed è priva di sostegno. La nostra esperienza è simile al sonno.
Da qui inizia se non ci accorgiamo di essere nel bardo una nuova avventura nel Samara.

Testi consigliati:

I Miracoli della mente naturale di Tenzin Wangyal Ubaldini Editore
Insegnamenti Tibetani su morte e Liberazione di Giacomella Orofino
Edizioni mediterrannee
Il Libro tibetano dei morti di Namkai Norbu edizione Newton Compton
L'essenza del cuore del Dharmakaya di Shardza Tashi Gyaltsen a cura di
Lopon Tenzin Namdak Rimpoche Ubaldini Editore
Il Libro Tibetano dei Sei Lumi di Giuseppe Baronetto Ubaldini Editore
Il Libro Tibetano del Vivere e del Morire di Sogyal Rinpoche Ubaldini
Editore

Scheda dettagli:

Data: 4 febbraio 2003Autore: Luca Violini

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