Descrizione:

Operatore olistico abilitato in biorisonanza energetica quantistica, medicina quantistica e applicata alla nutripuntura

È libera ricercatrice olistica e operatore quantistico del benessere. L’attività di ricerca parte attivamente nel 1990 e prosegue, con aggiornamenti continui, partecipando a seminari professionali di Feng Shui, di Reiki Rambon, Body Healing, stimolazione neuronale, “Ensenanza”, ipnosi Ericksoniana, geopatie, kinesiologia, sino ad approfondire, nel 2009, la Nutripuntura (agopuntura senza aghi).

Ma il grande cambiamento come ricercatrice giunge nel 2002 quando, partecipando ad una conferenza sulla quantistica, incontra la SCIO, che significa Conoscenza, ed è amore a prima vista.

Uno strumento all’avanguardia che riassume e va oltre tutti i percorsi fatti in precedenza: nei test di analisi emerge tutto il benessere o il malessere della persona e la cosa straordinaria è che con le sue frequenze può riportare il soggetto in equilibrio fisico e psichico.

Da allora l’approfondimento dello studio quantistico è diventata la ragione della sua intensa ricerca.

Lo stato di benessere ottenuto dai primi test di riequilibrio fatti su se stessa e su casi gravi, è stata la dimostrazione che il nuovo percorso di studi era la scelta più giusta.

Nel 2005 costituisce l’associazione La Chiave di Volta, della quale è stata fondatrice e presidente, associazione che ha lo scopo di unire la divulgazione delle scoperte della SCIO – affettuosamente ribattezzata Gioia Bertha – con la ricerca della libertà di cura.

Dal 2009 ha seguito altri corsi tra i quali: Psych-K@, e l'ultimo convegno del Prof. Piergiorgio Spaggiari - già Direttore Generale Azienda Ospedaliera di Cremona - : (Le attitudini terapeutiche della medicina quantistica) tenutosi ad Abano Terme ad Aprile 2013.

L'intensa attività e i risultati ottenuti con il check up completo quantistico con persone dai disturbi e/o malattie spesso definite croniche e incurabili, le hanno permesso - e le permettono - di testare l'efficacia di rimedi conosciuti e sconosciuti.

Ma, soprattutto, le permettono di capire sempre di più i fattori alla base della guarigione.