È iniziato domenica in Zimbabwe il programma pilota studiato dal governo di Harare per la distribuzione gratuita di farmaci anti Aids alla popolazione. Lo riferiscono fonti del Ministero della Sanità zimbabwano, precisando che nel fine settimana il programma è stato avviato in alcune strutture della capitale e della seconda città del Paese, Bulawayo, e ha interessato un totale di 100 pazienti. Già lo scorso anno lo Zimbabwe aveva iniziato la somministrazione gratuita di farmaci anti-retrovirali a tutte le donne incinte del Paese, il 33 per cento delle quali, secondo uno studio recente, sarebbe sieropositivo. Il progetto delle autorità sanitarie zimbabwane intende, entro i prossimi sei mesi, avviare la distribuzione dei medicinali anti-aids in tutte le strutture mediche del Paese. Per questo scopo il governo ha stanziato quasi 2 milioni di dollari: una cifra sufficiente a fornire medicinali a circa 9.000 persone, anche se da Harare fanno sapere che dall'India sono attese al più presto nuove partite di anti-retrovirali. Lo Zimbabwe è uno dei Paesi più colpiti al mondo dalla 'sindrome di Immunodeficienza acquisita' (Aids/Sida), con una media di tremila morti a settimana. Nel luglio del 2003, il governo aveva pubblicato un proprio studio in cui si indicava che il 24,6 per cento degli 11,6 milioni di abitanti del Paese era sieropositivo, pur non essendo la malattia necessariamente conclamata. Secondo le cifre fornite nel 2002 dall'agenzia delle Nazioni Unite per l'Aids (Unaids), la percentuale dei sieropositivi sarebbe più alta e si aggirerebbe intorno al 33 per cento. Le ricerche di un'organizzazione non governativa pubblicate il mese scorso dall'agenzia di stampa zimbabwana 'New Ziana', negli ospedali dello Zimbabwe circa il 70 per cento dei pazienti sarebbe sieropositivo o malato di Aids.