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Zambia: Pugno di Ferro Contro i Cyber-Criminali
Rischieranno tra 15 e i 25 anni di carcere i ‘pirati informatici’ che saranno sorpresi a compiere attacchi contro siti Internet in Zambia: lo prevede il severo decreto legislativo che il governo presenterà oggi al Parlamento di Lusaka. La legge su ‘abusi e crimini informatici’ è appoggiata da molte banche e dalla ‘Computer society dello Zambia’, che riunisce professionisti attivi nella promozione dell’uso del computer. Anche se nel Paese l’accesso alle nuove tecnologie dell’informazione è ancora appannaggio di pochissimi - solo 1 zambiano su 1.000 ‘naviga’ regolarmente in Internet – secondo gli operatori del settore finanziario e informatico le incursioni degli ‘hacker’ sono diventate un problema serio nel Paese africano, uno tra i più poveri del continente. La più famosa cyber-beffa venne messa a segno da un giovane ‘wizard’, un appassionato di computer che ‘entrò’ nel sito della presidenza della Repubblica sostituendo la foto dell’ex-capo di Stato Frederick Chiluba con una vignetta. Nonostante l’arresto e l’accusa di oltraggio al presidente, il processo si è concluso senza condanna per la mancanza di una precisa normativa in materia. “L’approvazione della legge ci aiuterà ad affrontare i crimini informatici delle nuove tecnologie che il nostro sistema legale oggi non è in grado di fronteggiare” ha detto Bob Samakai, segretario permanente del ministero della Comunicazione. Non la pensa così Brenda Zulu, una cyber-giornalista zambiana specializzata nel comunicazione on-line, secondo la quale il governo dovrebbe prima sviluppare una politica della ‘information technology’ e poi adottare un’apposita legislazione. “Questa norma è vaga e non necessaria in Zambia” è invece la critica di Lloyd Himambo, editore del giornale on-line ‘The Watchdog’, che si chiede come mettere in atto una legge di regolamentazione dell’uso dei computer, appannaggio della sola classe ricca; senza dimenticare, ha aggiunto Zulu, che i cyber-crimini possono essere commessi al di fuori dello Zambia, con gravi difficoltà a rintracciarne i responsabili.