Le donne dello Zambia sono le più indicate per documentare in qualità di scrittrici la cultura tradizionale che si tramanda di generazione in generazione nel Paese: lo ha detto la presidente del Consiglio artistico nazionale, Mulenga Kapwepwe, all’apertura di un seminario di scrittura creativa per donne svoltosi in questi giorni nella capitale Lusaka. “Le zambiane dovrebbero andare ‘sul campo’ – ha dichiarato Kapwepwe alla stampa locale – e registrare tutte le informazioni utili ricavabili dagli anziani nei villaggi”. Secondo la presidente dell’organismo artistico, è alle donne che va affidato questo compito perché sono le protagoniste di molte delle antiche tradizioni e perché sono abituate a interpretare diversi ruoli nell’ambito della società, perciò posso agevolmente trasferire in un lavoro letterario la loro ricchezza di esperienze personali e collettive. Inoltre, come ha spiegato una delle relatrici del seminario, Clive Kawana, in Zambia ci sono vari tipi di letteratura orale – miti, leggende, favole, indovinelli e proverbi – che possono essere individuati in ogni provincia e costituire una lettura interessante per le future generazioni. Durante il seminario di scrittura creativa, organizzato dall’‘Associazione scrittici dello Zambia’ in collaborazione con l’autrice norvegese Selma Lonning Aaro, è stato ricordato che la produzione letteraria femminile in Zambia è molto scarsa e tutto ciò che è scritto sulle donne è opera di uomini, che si limitano a descrivere le loro vite “come mogli, madri, contadine, raccoglitrici di cibo e portatrici di acqua”. Le donne, invece, dovrebbero scrivere molto di più, anche per attirare l’attenzione sull’attuale condizione femminile nel loro Paese.