gio, 08 maggio 2025

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Wwf: Clamorosa l’Ondata di Maltempo, ma Anche la Vulnerabilità del Territorio. Ecco Come Agire

La pioggia che sta cadendo in questi giorni sul Nord Italia ha certamente caratteristiche eccezionali, ma trova anche un territorio con una vulnerabilita eccezionale. "Nonostante da anni siamo flagellati da eventi di questo genere, nonostante le leggi speciali e gli ingenti investimenti per l'urgenza, permane una cultura del territorio inadeguata -dice Fulco Pratesi, Presidente del WWF Italia- A questo si aggiungono i dati, conosciuti da tutti ma ignorati fuori dall'emergenza, sulla cementificazione dei fiumi e del territorio in generale.
Per parlare solo della Liguria, il 90% dei corsi d'acqua sono cementificati o rettificati. Coi mutamenti climatici in atto gli eventi estremi tenderanno ad aumentare: con quali catastrofici effetti in Liguria, per esempio, si puo’ immaginare, visto che il suo territorio e' coperto da strade e autostrade (prima regione in Italia per rapporto tra autostrade e territorio e quarta per rapporto strade statali e territorio)".
E sulla possibilita’ di prevenire i danni delle esondazioni il WWF ricorda che la priorita’ va data a progetti di rinaturazione dei fiumi. Ad esempio, per prevenire le future ennesime emergenze nel milanese dovute all'esondazione del Lambro il WWF Lombardia ha un Progetto di rinaturazione del tratto tra Milano e
Melegnano che coinvolge 7 Comuni, Milano, Melegnano, S. Donato, S. Giuliano, Peschiera Borromeo, Mediglia e Colturano. "Nonostante sul Lambro siano state fatte grandi manomissioni e pesanti interventi di rettifica spondale esistono ancora le condizioni per rivitalizzare un fiume ritenuto "morto" che suscita interesse solo quando allaga strade o cascine -ha ricordato Andrea Agapito, responsabile Programma Acque del WWF Italia - Dopo aver individuato tutte le aree rivierasche dove si possono attivare interventi di ripristino ambientale
il nostro Progetto prevede il recupero e la ricostruzione delle aree di esondazione, ripristinando la fascia boscata ripariale e rimodellando tratti spondali degradati".
Per affrontare in modo strutturale lo stato di vulnerabilita’ del nostro territorio e il dissesto idrogeologico, il WWF ha compilato anche un vero e proprio DECALOGO delle cose da fare subito:
1. ripristinare i fondi per la difesa del suolo e destinati prioritariamente alla manutenzione del territorio;
2. predisporre un testo unico sulla difesa del suolo che dia organicita’ alle numerose leggi in materia acquisendo i contenuti della Direttiva Quadro Comunitaria (2000/60) in materia di acque;
3. accantonare definitivamente i progetti per rendere completamente navigabile il Po, un ennesimo sbaglio da un punto di vista economico, ecologico ed idrogeologico che non solo non avrebbe grosse ripercussioni sul trasporto di merci (inciderebbe forse dello 0.1% sul totale nazionale), ma implicherebbe la completa trasformazione del piu’ grande fiume d'Italia in un canale;
4. verificare, in modo rigoroso, l'acquisizione in tutti gli strumenti urbanistici (es. PRG dei Comuni) delle norme di regolamentazione edilizia relative al rischio idrogeologico;
5. predisporre urgentemente la delocalizzazione di impianti produttivi o manufatti a rischio posizionati nelle aree di esondazione dei fiumi o di rischio idrogeologico;
6. avviare un'azione di formazione e aggiornamento degli organismi tecnici delle amministrazioni pubbliche coinvolte;
7. avviare interventi di riqualificazione fluviale e rinaturazione per ridurre il rischio idrogeologico;
8. potenziare i sistemi informativi riguardo i dati metereologici e gli eventi di piena in modo che ogni cittadino possa sapere in tempo reale le situazioni a maggior rischio (il sito del Magistrato per il Po, ora AIPO, www.magispo.it , presenta i dati aggiornati al 15 novembre, mentre quello della Protezione
civile della Lombardia e in manutenzione!)
9. far rispettare la norma (DLGS 152/99) che impone di mantenere una fascia di vegetazione spontanea lungo i fiumi di 10 metri (norma inapplicata per mancanza di sanzioni o di incentivi);
10. avviare campagne di sensibilizzazione sulla gestione dell'acqua approfittando anche del fatto che il 2003 e l'anno internazionale dell'Acqua .

Scheda dettagli:

Data: 28 novembre 2002
Fonte/Casa Editrice: Volambiente
Categoria:
Sottocategoria:
Ecologia

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