gio, 15 maggio 2025

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Vitelli Clonati: al Posto del Latte Produrranno per l'Uomo Anticorpi

Nella stalla del laboratorio statunitense di Newport della ditta Hematech c‘è Yoon e le tre sue sorelle. Sono delle giovani mucche, chimere dell‘ingegneria genetica perché nel loro sangue scorrono anticorpi umani. Questi animali anziché latte e carne, donano agli esseri umani anticorpi policlonali per guarire patologie infiammatorie, sclerosi multipla e tumori.
L‘esperimento, che è stato pubblicato dalla rivista Nature Biothenology, deve il successo all‘inserimento di un frammento di Dna umano nel patrimonio genetico dei vitelli. James Robl, uno dei pionieri della clonazione animale e presidente della Hematech, ha utilizzato una tecnica già sperimentata in passato nei topi di laboratorio. Ma la quantità di anticorpi policlonali prodotti dalle mucche supera di gran lunga quella prodotta dai topo. Sostanze preziosissime per la cura delle patologie infettive, ma attualmente ottenibile escusivamente tramite donazione.
I ricercatori hanno da prima creato un cromosoma artificiale contenente i geni necessari alla sintesi di due forme di immunoglobulina. Nelle cellule embrionali (sottoposte a clonazione) delle mucche sono poi stati impiantati frammenti di Dna. L‘accettazione «delI‘intruso» da parte dei cromosomi originali è avvenuta solo del 70-80 per cento dei casi. Vista l‘elevata percentuale di insuccesso della clonazione, in seguito, da 800 tentativi sono nati solo sei vitelli, due dei quali sono morti entro 48 ore dal parto.
Yoon, la prima mucca dagli anticorpi umani è nata lo scorso mese di novembre e porta il nome di un giovane l‘aureato che ne ha seguito scrupolosamente l‘intera gestazione. James Robl, precedentemente scienziato al Massachusetts Institute of Technology e primo a clonare una mucca nel 1998, asserisce che questa è la prima volta in cui si è trasferito, da una specie all‘altra, un numero così alto di geni. Gli animali stanno bene e ciò avvalora senza, ombra di dubbio, il successo della sperimentazione.
Secondo Yann Echelard, ricercatore esperto di clonazione animale, i vitelli sono in possesso di un sistema immunitario simile a quello umano. Ora basterà somministrare loro un vaccino, prelevare il sangue estraendone gli anticorpi e purificarli per renderli idonei per la somministrazione ai pazienti.
In questo ciclo, la fase più delicata è la purificazione degli anticorpi poiché nel sangue dei vitelli, oltre a quelli umani, circolano pure quelli bovini. La sperimentazione sugli uomini potrà avvenire solamente quando si avrà la certezza assoluta che l‘estratto del sangue non contenga virus dannosi. La difficoltà è la medesima incontrata per i trapianti con organi di origine animale ( xenotrapianti ) e, secondo Yann Echelard, bisogna essere molto cauti. Questo è solo l‘inizio e ci vorranno ancora parecchi anni prima che questi anticorpi siano somministrati all‘uomo.
Se tutto andrà per il verso giusto, in futuro con gli anticorpi di origine bovina si potranno curare patologie autoimmuni e forme di immunodeficienza. Ogni mucca potrà essere orientata per produrre uno specifico anticorpo. Ad esempio, una mucca per il vaiolo, una per il tetano, ecc.

Scheda dettagli:

Data: 22 agosto 2002
Fonte/Casa Editrice: ECplanet
Categoria:
Sottocategoria:
Animali, protezione e vita

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