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Vicenza: in Espansione il Preoccupante Fenomeno di Violenze su Animali da Parte di Bande Giovanili
«Isolate i punkabestia, non date loro più un soldo e, soprattutto, denunciateli. Per favore, fate come vi chiediamo». Il monito del vice sindaco Valerio Sorrentino ora ha una sfumatura di sconforto. Non è più solo energico e grintoso come all'inizio, non ha più la sua caratteristica controcorrente nello sfidare, con il suo audace vocabolario paramilitare, l'opinione pubblica della città. No, ora la situazione sembra degenerare e lo testimonia anche l'appello un po' più angosciato di Sorrentino: 15 ragazzi fuori da ogni regola tengono in scacco la città e le decisioni sul da farsi, adesso, non sembrano più essere così numerose. Adesso non si può più scegliere se essere buoni o cattivi. Adesso, chissà chi decide.
Proprio ora che - dopo il summit in prefettura - si era cercato di accantonare la via repressiva per inaugurare, con uno studio dei servizi sociali, una sorta di "sociologia del punkabestia". Proprio ora che la città si era fermata per provare a capire il fenomeno, l'altra sera si verifica l'ultimo episodio di feroce maltrattamento in Campo Marzo. Lì, un cane è stato pestato a sangue da dieci punkabestia, fatto roteare col proprio guinzaglio fino allo strozzamento per poi, dopo pochi minuti di svenimento, riprendere la carneficina. I cittadini presenti alla scena sono ancora sotto schock, mentre l'Enpa chiede addirittura che il Comune sforni un'ordinanza ad hoc per l'emergenza. Ma le denunce, ancora una volta, per paura, non si fanno.
«Abbiamo ricevuto una segnalazione attorno alle 18.30 - racconta Walter Busolo, capo nucleo delle guardie zoofile provinciali - da una ragazza che poi non se l'è sentita di fare la denuncia, nonostante noi stiamo continuando a provare a convincerla. È ancora sconvolta per la scena a cui ha assistito nei pressi del bar Moresco, e dove, poco dopo, oltre a noi è intervenuta la polizia. Purtroppo, però, i giovani se l'erano già svignata in fretta». La ragazza, insieme ad altri cittadini, riferisce di aver visto torturare un cane di media taglia che prima è stato selvaggiamente preso a pedate, poi preso di peso per il guinzaglio, scaraventato a terra dove è rimasto inerte per alcuni minuti. Dopo le torture sono ricominciate con i pugni: a quel punto la testimone dei fatti ha chiamato le guardie zoofile e la polizia ma, all'arrivo di questi, i punkabestia erano già spariti, portandosi dietro il cane che, a questo punto, non si sa se sia ancora vivo o morto.
«Quello che è successo è una cosa vergognosa - spiega Busolo - ma questi ragazzi sono avvisati: da oggi le guardie zoofile vicentine, che sono agenti di polizia giudiziaria a tutti gli effetti, intensificheranno i controlli 24 ore su 24 in tutte le zone calde della città. Siamo in molti e giriamo tutti in borghese: i punkabestia stiano ben attenti a ciò che fanno, dunque».
«Non solo - prosegue Busolo - proporremo al vice sindaco di poter intervenire appostandoci in diversi parchi con il nostro furgone civetta per filmare tutte queste atrocità, magari in coordinamento con la polizia municipale. Nel frattempo, però, si potrebbe emettere un'ordinanza sull'articolo 83 di polizia veterinaria, secondo il quale, tutti i cani indicati e trovati senza museruola, vanno subito sequestrati. Un primo buon modo per proteggerli da padroni degenerati».
«Ben vengano tutte queste proposte - gli fa eco Sorrentino - ma ciò che è importante fare, in questa successione degenerativa di eventi, è invitare tutti i cittadini a rompere ogni tipo di rapporto con questi ragazzi. Non date loro soldi, anzi, se li vedete mendicare, chiamate subito le forze dell'ordine». «Denunciateli - chiede il vice sindaco - se il cittadino viene molestato, infastidito o vede qualcosa che non va, ha il diritto e il dovere di denunciare ciò che sta succedendo. Non fatevi vincere dalla paura, il fenomeno punkabestia va eliminato con l'aiuto di tutti. Lo stesso Comune non può emettere normative in materia se non ha uno storico di denunce e segnalazioni pervenute dalla stessa cittadinanza».
Silvia Maria Dubois
Proprio ora che - dopo il summit in prefettura - si era cercato di accantonare la via repressiva per inaugurare, con uno studio dei servizi sociali, una sorta di "sociologia del punkabestia". Proprio ora che la città si era fermata per provare a capire il fenomeno, l'altra sera si verifica l'ultimo episodio di feroce maltrattamento in Campo Marzo. Lì, un cane è stato pestato a sangue da dieci punkabestia, fatto roteare col proprio guinzaglio fino allo strozzamento per poi, dopo pochi minuti di svenimento, riprendere la carneficina. I cittadini presenti alla scena sono ancora sotto schock, mentre l'Enpa chiede addirittura che il Comune sforni un'ordinanza ad hoc per l'emergenza. Ma le denunce, ancora una volta, per paura, non si fanno.
«Abbiamo ricevuto una segnalazione attorno alle 18.30 - racconta Walter Busolo, capo nucleo delle guardie zoofile provinciali - da una ragazza che poi non se l'è sentita di fare la denuncia, nonostante noi stiamo continuando a provare a convincerla. È ancora sconvolta per la scena a cui ha assistito nei pressi del bar Moresco, e dove, poco dopo, oltre a noi è intervenuta la polizia. Purtroppo, però, i giovani se l'erano già svignata in fretta». La ragazza, insieme ad altri cittadini, riferisce di aver visto torturare un cane di media taglia che prima è stato selvaggiamente preso a pedate, poi preso di peso per il guinzaglio, scaraventato a terra dove è rimasto inerte per alcuni minuti. Dopo le torture sono ricominciate con i pugni: a quel punto la testimone dei fatti ha chiamato le guardie zoofile e la polizia ma, all'arrivo di questi, i punkabestia erano già spariti, portandosi dietro il cane che, a questo punto, non si sa se sia ancora vivo o morto.
«Quello che è successo è una cosa vergognosa - spiega Busolo - ma questi ragazzi sono avvisati: da oggi le guardie zoofile vicentine, che sono agenti di polizia giudiziaria a tutti gli effetti, intensificheranno i controlli 24 ore su 24 in tutte le zone calde della città. Siamo in molti e giriamo tutti in borghese: i punkabestia stiano ben attenti a ciò che fanno, dunque».
«Non solo - prosegue Busolo - proporremo al vice sindaco di poter intervenire appostandoci in diversi parchi con il nostro furgone civetta per filmare tutte queste atrocità, magari in coordinamento con la polizia municipale. Nel frattempo, però, si potrebbe emettere un'ordinanza sull'articolo 83 di polizia veterinaria, secondo il quale, tutti i cani indicati e trovati senza museruola, vanno subito sequestrati. Un primo buon modo per proteggerli da padroni degenerati».
«Ben vengano tutte queste proposte - gli fa eco Sorrentino - ma ciò che è importante fare, in questa successione degenerativa di eventi, è invitare tutti i cittadini a rompere ogni tipo di rapporto con questi ragazzi. Non date loro soldi, anzi, se li vedete mendicare, chiamate subito le forze dell'ordine». «Denunciateli - chiede il vice sindaco - se il cittadino viene molestato, infastidito o vede qualcosa che non va, ha il diritto e il dovere di denunciare ciò che sta succedendo. Non fatevi vincere dalla paura, il fenomeno punkabestia va eliminato con l'aiuto di tutti. Lo stesso Comune non può emettere normative in materia se non ha uno storico di denunce e segnalazioni pervenute dalla stessa cittadinanza».
Silvia Maria Dubois