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Vegetariano Muore di Mucca Pazza: Colpa della Gelatina di Yogurt e Affini?
LONDRA Un giovane britannico di religione sikh cresciuto in una famiglia di vegetariani e che raramente ha mangiato carne è morto di Creutzfeldt-Jacob, la variante umana del morbo della mucca pazza che si contrae consumando carne infetta alla Bse.
Jorawar Gill, 20 anni, studente di Sutton Copuldfield (Birmingham), è morto il mese scorso dopo quasi due anni di malattia. I suoi familiari, ha scritto ieri il quotidiano "The Times", credono che Jorawar abbia contratto la malattia attrarverso le gelatine talvolta utilizzate nella produzione di yogurt e vino. "I nostri genitori non mangiano mai carne, sono vegetariani, e anche mio fratello la consumava solo in rarissime occasioni" ha dichiarato Jodhbir, fratello della vittima. Le gelatine sotto accusa sono quelle prodotte dalle ossa bollite, dalle pelli e dai tendini di animali.
Il ceppo del virus dell'influenza dei polli, probabile causa della morte di un veterinario olandese, invece "non costituisce, in base alle conoscenze scientifiche attuali, un rischio per la popolazione". L'ha affermato ieri il commissario europeo per la Sanità David Byrne in visita in Olanda a un centro di crisi per l'epidemia d'influenza di polli che, secondo gli ultimi dati, ha colpito almeno 233 allevamenti. Oltre 18,5 milioni i volatili soppressi. Le autorità sanitarie dell'Aja avevano già rassicurato la Commissione e i partner europei dicendo che il virus trovato nei polmoni del veterinario olandese non aveva subito mutazioni rispetto al tipo individuato nei polli contaminati. Non era però stato possibile stabilire con sicurezza se l'uomo fosse morto effettivamente a causa di quel virus. L'Organizzazione mondiale per la sanità è comunque allertata sul virus dell'influenza aviaria per poter rispondere a un eventuale rischio-epidemia. Anche il Ministero della sanità olandese, dopo il decesso del veterinario che non avrebbe preso le precauzioni necessarie nel manipolare gli animali malati, ha avviato un'indagine per valutare il rischio sull'uomo dell'epidemia dei polli.
Jorawar Gill, 20 anni, studente di Sutton Copuldfield (Birmingham), è morto il mese scorso dopo quasi due anni di malattia. I suoi familiari, ha scritto ieri il quotidiano "The Times", credono che Jorawar abbia contratto la malattia attrarverso le gelatine talvolta utilizzate nella produzione di yogurt e vino. "I nostri genitori non mangiano mai carne, sono vegetariani, e anche mio fratello la consumava solo in rarissime occasioni" ha dichiarato Jodhbir, fratello della vittima. Le gelatine sotto accusa sono quelle prodotte dalle ossa bollite, dalle pelli e dai tendini di animali.
Il ceppo del virus dell'influenza dei polli, probabile causa della morte di un veterinario olandese, invece "non costituisce, in base alle conoscenze scientifiche attuali, un rischio per la popolazione". L'ha affermato ieri il commissario europeo per la Sanità David Byrne in visita in Olanda a un centro di crisi per l'epidemia d'influenza di polli che, secondo gli ultimi dati, ha colpito almeno 233 allevamenti. Oltre 18,5 milioni i volatili soppressi. Le autorità sanitarie dell'Aja avevano già rassicurato la Commissione e i partner europei dicendo che il virus trovato nei polmoni del veterinario olandese non aveva subito mutazioni rispetto al tipo individuato nei polli contaminati. Non era però stato possibile stabilire con sicurezza se l'uomo fosse morto effettivamente a causa di quel virus. L'Organizzazione mondiale per la sanità è comunque allertata sul virus dell'influenza aviaria per poter rispondere a un eventuale rischio-epidemia. Anche il Ministero della sanità olandese, dopo il decesso del veterinario che non avrebbe preso le precauzioni necessarie nel manipolare gli animali malati, ha avviato un'indagine per valutare il rischio sull'uomo dell'epidemia dei polli.