dom, 03 agosto 2025

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Vegetariani Anche i Cani e i Gatti

Riccardo Trespidi Un inviato e la telecamera del Tg1 nell'abitazione del medico veronese Riccardo Trespidi. Non è accaduto negli anni Ottanta, bollenti sul fronte dell'animalismo, quando il medico era tra gli attivisti che s'incatenerano alla cancellata della Glaxo - ritenuta colpevole di sperimentare i propri farmaci sugli animali da compagnia - e accade oggi, per motivi comunque legati al mondo animale.
Il telegiornale diretto da Gianni Riotta ha scelto infatti la famiglia del dottor Trespidi quale modello italiano di nucleo che ha sposato in blocco la filosofia vegetariana.
«Ci hanno ripreso mentre consumavamo il nostro pranzo a base di tofu di soia, seitan e verdure», commenta divertito il medico veronese, «e ci hanno rivolto le solite domande. Perché questa scelta radicale, che effetti ha avuto sulla nostra salute e sullo sviluppo dei nostri tre figli, che contraccolpi provoca rinunciare alle proteine di origine animale».
Riccardo Trespidi con Alex ZanotelliLe risposte sono state rassicuranti. «Godiamo tutti di ottima salute», chiarisce il medico, «mia moglie ed io, ma soprattutto i figli Carlotta di 21 anni, Tommaso di 19 e Alessandro di 13. E stanno benissimo anche i due cani e i sette gatti che vivono con noi: i primi si sono abituati da tempo a croccantini vegetali in cui trovano tutti gli elementi proteici di cui necessitano. I felini, invece, sono un po' più restii ai cambiamenti, ma li stiamo abituando».
Vegeteriani convinti, quindi, anche i figli. «Da piccoli ovviamente hanno subito la nostra scelta», argomenta il dottor Trespidi, «che però non è stata imposta, ma motivata. Convivere con gli animali ha reso tutto più semplice: amandoli, hanno compreso che non si può ucciderli per poi mangiarli. Una volta divenuti adulti, comunque, hanno confermato la scelta, anche se con diverse sfumature. Io, mia moglie (l'avvocato Emanuela Pasetto, ndr) e mia figlia Carlotta siamo vegan, ossia contrari a ogni alimento di origine animale, per cui a tavola consumiano vegetali e legumi. Non solo: non indossiamo né scarpe né indumenti ottenuti da animali. I ragazzi invece sono latto-ovo-vegetariani, quindi consumano latte, formaggi e uova».
Una scelta, quella del vegetarismo, che ha comportato qualche contraccolpo nella vita sociale.
«In compagnia non siamo ben visti», ammette il dottor Trespidi, «perché la nostra decisione di bandire gli animali dalla tavola mette in imbarazzo e quindi diversi amici evitano di invitarci. Alcuni, per fortuna, hanno compreso la profondità della nostra scelta, s'interessano, ci fanno domande e si riesce a uscire a cena insieme».
Tasto dolente: a Verona l'offerta vegetariana nei locali pubblici è assai ridotta.
«All'osso, direi. Conosco due locali, non di più. Nella nostra città purtroppo non c'è spazio per chi non si alimenta in maniera carnivora».
In compenso i prodotti biologici e a base di soia si trovano più facilmente.
«Sì, anche nei supermercati della grande e media distribuzione. L'offerta è variegata, adesso si trovano anche piatti pronti che vanno solo scaldati. La qualità non è malvagia».
Resta il problema dei costi: mangiare verde e biologico costa mediamente il 30% in più...
«È vero, prodotti biologici e integrali costano di più. La giustificazione è che è la legge del mercato: scarsa richiesta, prezzi alti. Ovviamente spero in un'inversione di tendenza».

Scheda dettagli:

Data: 7 maggio 2007
Fonte/Casa Editrice: Vegetariani.it
Categoria:
Sottocategoria:
Vegetariani

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