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Vaticano: Necessario Rivalutare la Potenza della Preghiera
Un forte invito a rivalutare il significato della preghiera cristiana è stato rivolto domenica da Giovanni Paolo II prima della recita l’Angelus, insieme ai fedeli e ai pellegrini presenti nel cortile interno del palazzo apostolico di Castel Gandolfo. “Quando i credenti pregano – ha detto il Papa - fanno breccia nel cuore di Dio, al quale nulla è impossibile. Occorre per questo, come ho scritto nella Novo millennio ineunte, che essi si distinguano ‘nell’arte della preghiera’ (n.32), così che tutte le comunità cristiane diventino autentiche scuole di preghiera’( n.33)”. Il Pontefice ha poi illustrato il significato della preghiera missionaria rivolta a soddisfare le necessità della società contemporanea. “Assistiamo purtroppo non raramente a vicende ed eventi drammatici – ha spiegato il Papa - che seminano nell’opinione pubblica smarrimento ed angoscia. L’uomo moderno appare sicuro di sé, eppure, specialmente in occasioni cruciali, deve fare i conti con la sua impotenza: sperimenta l’incapacità ad intervenire e, di conseguenza, vive nell’incertezza e nella paura. E’ nella preghiera fatta con fede che sta il segreto per affrontare, non solo nelle emergenze, ma giorno dopo giorno, le fatiche e i problemi personali e sociali. Chi prega non si scoraggia neppure davanti alle difficoltà più gravi, perché sente Dio accanto e trova rifugio, serenità e pace fra le sue braccia paterne. Aprendosi poi con fiducia a Dio, ci si apre con maggiore generosità al prossimo; si diventa capaci di costruire la storia secondo il progetto divino. Fratelli e Sorelle carissimi, ‘l’educazione alla preghiera diventi un punto qualificante di ogni programmazione pastorale’ (ibid. n.34). È molto importante pregare ogni giorno, personalmente e in famiglia. Pregare, e pregare insieme, sia il respiro quotidiano delle famiglie, delle parrocchie e di ogni comunità”.