Molti più americani di quanti si potrebbe pensare hanno stretti e frequenti contatti con persone appartenenti a religioni differenti dalla propria, anche se ciò non necessariamente comporterebbe un alto numero di conversioni.
Ciò è quanto è emerso alla conferenza della Society for the Scientific Study of Religion, tenutasi all’università di Princeton.
Mai prima d’ora, una così piccola percentuale di non -cristiani ha avuto una tale influenza e una così ampia presenza in società.
Questi i dati: su 2910 perone intervistate, il 48% ha dichiarato di aver avuto recentemente un contatto personale con Musulmani, il 34% con Buddisti, e il 35% con Indù.
L’8% del campione dichiara di aver recentemente visitato una Moschea, il dieci per cento un centro o un tempio buddista, e il 6% un tempio indù.
Sono dati interessanti, se confrontati con la situazione degli anni 70.
Sicuramente tale fusione interreligiosa è effetto della televisione, della accresciuta mobilità intercontinentale e del progresso culturale.