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Unicef: in Congo la Situazione è Insostenibile
La situazione di assoluta emergenza nella Repubblica Democratica del Congo continua e "rischia di aggravarsi la crisi nell'Ituri, in un paese dove la vita dell'infanzia è già un inferno" dichiara il Rappresentante UNICEF in Congo, Gianfranco Rotigliano, appena rientrato a Kinshasa da una visita a Bunia, nella regione nord-orientale, epicentro dei violenti scontri fra Hema e Lendu. L'UNICEF stima siano oltre 20.000 i bambini intrappolati nella crisi, costretti ad abbandonare le loro case, privi di scorte alimentari, di acqua e di assistenza medica. Molti altri sono stati uccisi con le loro madri, altri ancora gravemente feriti, vittime di una violenza cieca che, negli ultimi mesi, ha provocato oltre 50.000 morti e più di 500.000 sfollati.
L'UNICEF ha immediatamente inviato oltre 30 tonnellate di aiuti, allestendo ospedali da campo e distribuendo migliaia di litri di acqua potabile, alimenti terapeutici e altri generi di prima necessità. La crisi nell'Ituri è solo l'ultima delle emergenze di un paese devastato da anni di guerre e di violenze, come dimostrano i dati UNICEF: in un paese dove i minori sono oltre 29 milioni e i bambini sotto i 5 anni più di 10 milioni, sono 213 i bambini che, ogni 1.000 nati, non raggiungono il quinto anno di vita; ogni anno quindi muoiono in Congo oltre 514.000 bambini. Il tasso di mortalità materna registra ben 950 gestanti morte, ogni 100.000, per complicazioni insorte durante la gravidanza o il parto. Il 15% dei bambini nasce sottopeso, il 16% soffre di malnutrizione acuta, solo il 15% dei bambini sotto 1 anno sono vaccinati, oltre 170.000 sono i minori di 14 anni sieropositivi. Il tasso d'iscrizione scolastica è del 51,7%, con forti squilibri: l'iscrizione all'elementare varia dal 54,8% per i maschi al 48,6% per le bambine, e dal 72% delle aree urbane al 43% nelle zone rurali.
L'UNICEF in Congo realizza da anni interventi di sviluppo: acqua, assistenza sanitaria, vaccinazioni, aiuto nutrizionale, istruzione, protezione dei bambini più vulnerabili e prevenzione dell'HIV/AIDS sono i settori chiave di intervento. Ma la mancanza di fondi per questa vera e propria "emergenza dimenticata" ha finora posto gravi limiti all'intervento umanitario.
L'UNICEF Italia, che sostiene in Congo interventi di emergenza e vari progetti per la lotta alla malnutrizione, l'istruzione, l'assistenza ai bambini di strada e ai bambini soldato, fa appello a tutti i donatori perché contribuiscano ad alleviare le sofferenze dei bambini del Congo. All'appello hanno già risposto donatori privati, aziende (Pampers) e il mondo del calcio, dal Capitano della Roma Francesco Totti (Goodwill Ambassador dell'UNICEF) al Piacenza calcio, che in occasione dell'ultima partita di campionato ha consegnato all'UNICEF 120.000 euro, raccolti devolvendo il 7,50% degli incassi di tutte le partite. L'iniziativa del Piacenza, sostenuta con altre donazioni anche dalla cittadinanza, continuerà l'anno prossimo nonostante la retrocessione della squadra in serie B; i fondi sono destinati alla ricostruzione e al funzionamento di un centro UNICEF per bambini di strada a Kinshasa, il "Centro Città di Piacenza", che verrà inaugurato a fine settembre.
L'UNICEF ha immediatamente inviato oltre 30 tonnellate di aiuti, allestendo ospedali da campo e distribuendo migliaia di litri di acqua potabile, alimenti terapeutici e altri generi di prima necessità. La crisi nell'Ituri è solo l'ultima delle emergenze di un paese devastato da anni di guerre e di violenze, come dimostrano i dati UNICEF: in un paese dove i minori sono oltre 29 milioni e i bambini sotto i 5 anni più di 10 milioni, sono 213 i bambini che, ogni 1.000 nati, non raggiungono il quinto anno di vita; ogni anno quindi muoiono in Congo oltre 514.000 bambini. Il tasso di mortalità materna registra ben 950 gestanti morte, ogni 100.000, per complicazioni insorte durante la gravidanza o il parto. Il 15% dei bambini nasce sottopeso, il 16% soffre di malnutrizione acuta, solo il 15% dei bambini sotto 1 anno sono vaccinati, oltre 170.000 sono i minori di 14 anni sieropositivi. Il tasso d'iscrizione scolastica è del 51,7%, con forti squilibri: l'iscrizione all'elementare varia dal 54,8% per i maschi al 48,6% per le bambine, e dal 72% delle aree urbane al 43% nelle zone rurali.
L'UNICEF in Congo realizza da anni interventi di sviluppo: acqua, assistenza sanitaria, vaccinazioni, aiuto nutrizionale, istruzione, protezione dei bambini più vulnerabili e prevenzione dell'HIV/AIDS sono i settori chiave di intervento. Ma la mancanza di fondi per questa vera e propria "emergenza dimenticata" ha finora posto gravi limiti all'intervento umanitario.
L'UNICEF Italia, che sostiene in Congo interventi di emergenza e vari progetti per la lotta alla malnutrizione, l'istruzione, l'assistenza ai bambini di strada e ai bambini soldato, fa appello a tutti i donatori perché contribuiscano ad alleviare le sofferenze dei bambini del Congo. All'appello hanno già risposto donatori privati, aziende (Pampers) e il mondo del calcio, dal Capitano della Roma Francesco Totti (Goodwill Ambassador dell'UNICEF) al Piacenza calcio, che in occasione dell'ultima partita di campionato ha consegnato all'UNICEF 120.000 euro, raccolti devolvendo il 7,50% degli incassi di tutte le partite. L'iniziativa del Piacenza, sostenuta con altre donazioni anche dalla cittadinanza, continuerà l'anno prossimo nonostante la retrocessione della squadra in serie B; i fondi sono destinati alla ricostruzione e al funzionamento di un centro UNICEF per bambini di strada a Kinshasa, il "Centro Città di Piacenza", che verrà inaugurato a fine settembre.