Notizie
Una Tigre Siberiana Studiata da Parecchi Anni dagli Scienziati è Stata Uccisa dai Bracconieri
Gli scienziati studiavano i suoi spostamenti da quando aveva un anno
Olga, la prima tigre siberiana mai equipaggiata con un collare radio, sarebbe morta. Lo hanno comunicato i ricercatori della Wildlife Conservation Society (WCS) che da 13 anni ne seguivano gli spostamenti. L’animale, nato 14 anni fa, risultava disperso da gennaio ed è stato presumibilmente ucciso da cacciatori di frodo che avrebbero distrutto il suo radiocollare.
Olga è stata il primo animale catturato dallo staff del Siberian Tiger Project, un programma di ricerca e conservazione condotto dalla WCS e dalla riserva naturale Sikhote-Alin Zapovednik. Munita di un radiocollare quando aveva solo un anno di età, nei pressi del villaggio di Terney, da allora Olga è stata seguita e i suoi spostamenti accuratamente monitorati dagli scienziati. Ha trascorso la sua intera vita in una regione forestale di circa 500 chilometri quadrati a nord di Terney, nell’estremo oriente della Russia, dando alla luce sei cucciolate per un totale di almeno 13 figli, sei dei quali sopravvissuti.
“Da quanto sappiamo, – ha commentato Dale Miquelle, direttore del programma russo della WCS – Olga è la tigre più anziana e maggiormente studiata del mondo. Per molti di noi, Olga era un simbolo dell’elasticità e della capacità delle tigri di vivere fianco a fianco con gli esseri umani. È stato un privilegio poter osservarla per un così lungo periodo, ed è un peccato non averla potuta studiare più a lungo per testimoniare la sua morte per vecchiaia”.
Il collare indossato da Olga trasmetteva un segnale regolare che i biologi usavano per seguire i suoi movimenti. Da gennaio, però, i ricercatori non sono più riusciti a localizzarla nonostante intense ricerche aeree e terrestri in un’area di oltre 10.000 chilometri quadrati. In passato sono stati documentati molti casi nei quali la perdita del segnale dei radiocollari era dovuta all’uccisione delle tigri e alla distruzione dello strumento da parte dei bracconieri. Non si tratta purtroppo di un evento raro: su 23 morti di tigri registrate dal Siberian Tiger Project, ben 17 sono state provocate dai cacciatori di frodo.
Olga, la prima tigre siberiana mai equipaggiata con un collare radio, sarebbe morta. Lo hanno comunicato i ricercatori della Wildlife Conservation Society (WCS) che da 13 anni ne seguivano gli spostamenti. L’animale, nato 14 anni fa, risultava disperso da gennaio ed è stato presumibilmente ucciso da cacciatori di frodo che avrebbero distrutto il suo radiocollare.
Olga è stata il primo animale catturato dallo staff del Siberian Tiger Project, un programma di ricerca e conservazione condotto dalla WCS e dalla riserva naturale Sikhote-Alin Zapovednik. Munita di un radiocollare quando aveva solo un anno di età, nei pressi del villaggio di Terney, da allora Olga è stata seguita e i suoi spostamenti accuratamente monitorati dagli scienziati. Ha trascorso la sua intera vita in una regione forestale di circa 500 chilometri quadrati a nord di Terney, nell’estremo oriente della Russia, dando alla luce sei cucciolate per un totale di almeno 13 figli, sei dei quali sopravvissuti.
“Da quanto sappiamo, – ha commentato Dale Miquelle, direttore del programma russo della WCS – Olga è la tigre più anziana e maggiormente studiata del mondo. Per molti di noi, Olga era un simbolo dell’elasticità e della capacità delle tigri di vivere fianco a fianco con gli esseri umani. È stato un privilegio poter osservarla per un così lungo periodo, ed è un peccato non averla potuta studiare più a lungo per testimoniare la sua morte per vecchiaia”.
Il collare indossato da Olga trasmetteva un segnale regolare che i biologi usavano per seguire i suoi movimenti. Da gennaio, però, i ricercatori non sono più riusciti a localizzarla nonostante intense ricerche aeree e terrestri in un’area di oltre 10.000 chilometri quadrati. In passato sono stati documentati molti casi nei quali la perdita del segnale dei radiocollari era dovuta all’uccisione delle tigri e alla distruzione dello strumento da parte dei bracconieri. Non si tratta purtroppo di un evento raro: su 23 morti di tigri registrate dal Siberian Tiger Project, ben 17 sono state provocate dai cacciatori di frodo.