Sessanta persone sono morte nei giorni scorsi in Uganda in scontri tribali causati da una contesa legata ai pascoli per il bestiame. Lo riferiscono oggi fonti ufficiali ugandesi, precisando che le tensioni sono esplose domenica scorsa nella zona del Parco Nazionale di Kidepo, 500 chilometri a nord-est di Kampala. Secondo le autorità municipali, nel fine-settimana un gruppo di guerrieri Toposa (una tribù nomade sudanese dedita alla pastorizia) ha oltrepassato i confini tra il Sudan meridionale e l'Uganda alla ricerca di pascoli per il bestiame. Alcuni uomini della tribù locale dei Jie hanno preso le armi e ingaggiato una dura battaglia per scacciare i Toposa, lasciando a terra una sessantina di morti, almeno secondo resoconti di stampa internazionale. Secondo Adome Lokwii, governatore del distretto di Kidepo, i cadaveri si troverebbero ancora nel 'bush', dal momento che, secondo le usanze tradizionali, chi muore in battaglia non deve essere sepolto. I Toposa sono conosciuti soprattutto per le loro incursioni in Kenya e i relativi scontri con i Turkana, pastori keniani, di cui cercano di razziare il bestiame.