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Turchia: Iskenderun, un Centro Interreligioso in Memoria di Don Santoro
È stato completato e inaugurato il ‘Centro di dialogo interculturale e interreligioso” realizzato per ricordare la figura di don Andrea Santono, il sacerdote ‘Fidei donum’ ucciso il 5 febbraio dell’anno scorso nella sua chiesa di Trebisonda; la struttura è stata aperta a Iskenderun, nel sud della Turchia. “Questa è l’eredità e il frutto più bello e prezioso di mio fratello – ha commentato la sorella del sacerdote, Maddalena Santoro, citata dalla Radio Vaticana – che con tutta la sua vita non ha voluto altro, se non comunicare la propria fede e identità nel rispetto dell’altro, per trovare insieme strade comuni di amicizia e di stima”. All’inaugurazione hanno partecipato il nunzio apostolico in Turchia e in Turkmenistan, monsignor Antonio Lucibello, il vicario apostolico in Anatolia, monsignor Luigi Padovese, e diverse personalità cristiane e musulmane, che hanno scambiato opinioni e riflessioni sul tema “La Parola Rivelata” nel Cristianesimo e nell’Islam. Il centro era stato progettato dallo stesso don Santoro, con l’obiettivo di “superare le distanze, pregiudizi e ignoranze e, quindi, gettare le basi di una convivenza dove la diversità non sia divisione o, peggio, ostilità, ma ricchezza disponibile e in libera circolazione”. La struttura – realizzata con un sostegno economico della Regione Lazio, alla quale il sacerdote aveva presentato il progetto - è stata realizzata su iniziativa dell’associazione “Don Andrea Santoro Onlus”, fondata dalla sorella del sacerdote, in collaborazione con la diocesi di Roma, il vicariato apostolico dell’Anatolia e l’associazione ‘Finestra per il Medio Oriente’.