In seguito ad un controllo di routine su un cane affidato dal canile Municipale di Torino, gli Operatori Zoofili Regionali L.I.D.A si sono trovati di fronte ad una situazione del tutto inaspettata: all’interno della sua proprietà di via Tinivella, piena di rifiuti e detriti di ogni genere, un rigattiere di Settimo Torinese aveva costituito un canile abusivo, in cui erano detenuti ben undici cani, senza ovviamente i necessari permessi sanitari.
Tre di questi, di proprietà dello stesso, sono stati immediatamente notati: erano prigionieri in un recinto di due metri quadrati, costruito in lamiera e reti metalliche, senza riparo dal sole battente se non un piccolo tetto di plastica verde. All’interno, soltanto alcune pagnotte ammuffite e qualche crocchetta buttata sul pavimento, tra gli escrementi che non venivano rimossi da mesi. A loro disposizione un piccolo secchio di acqua verdastra e melmosa.
A pochi passi da questi sfortunati animali, nascosti alla vista, altri otto cani erano rinchiusi in piccoli e fatiscenti box ricavati sul retro del deposito. Non è stato difficile ricostruire la loro storia: i cani erano tutti di proprietà di alcuni cacciatori che, non sapendo dove sistemarli, hanno trovato la sistemazione a loro più comoda, a discapito però dei loro animali.
Accertata la gravità della situazione, gli Operatori Zoofili Regionali della LIDA chiedevano l’immediato supporto della Polizia Municipale, che inviava una pattuglia di pronto intervento e richiedeva l’ausilio del servizio veterinario dell’Asl. Fatti i necessari rilievi, si procedeva al sequestro degli animali. Il proprietario della struttura e dei tre cani è stato denunciato per maltrattamento di animali in base all’Art. 727 del Codice Penale.
Saranno le indagini in corso a determinare se vi siano ulteriori responsabilità da parte delle persone coinvolte nella vicenda.