Il governo di Bangkok ha annunciato lo stanziamento di 1,6 miliardi di baht, pari a poco più di 31 milioni di euro, per la prevenzione e la lotta contro l’Aids. Lo ha detto il vice-ministro della Sanità pubblica, Suchai Charoenrattanakun, dichiarando che “l’anno scorso il governo ha fornito farmaci antiretrovirali a 50.000 pazienti” ma che il nuovo stanziamento di fondi evidenzia l’aggravarsi della situazione di uno dei Paesi asiatici più a rischio di turismo sessuale. Secondo le statistiche aggiornate recentemente dall’Unaids, l’Organizzazione dell’Onu per la lotta contro l’Aids, in Thailandia vivono almeno 348.605 pazienti affetti da Hiv/Aids, l’8-10% dei quali soffre di complicazioni legate soprattutto alla tubercolosi. L’84% dei malati sono giovani di 25-34 anni che hanno contratto la sindrome attraverso rapporti sessuali a rischio. Nelle ultime settimane, secondo quanto dichiarato dal governo tailandese, circa 8.500 volontari hanno accettato di sottoporsi, nelle province orientali di Chonburi e Rayong, a cure sperimentali per testare nuovi vaccini, nell’ambito della politica di prevenzione annunciata da Charoenrattanakun.