gio, 15 maggio 2025

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Tenere in Casa Animali Esotici: Ecco la Normativa

Tenere in casa un pitone, possedere un pappagallo brasiliano dai mille colori o desiderare una scimmia come animale da compagnia. Passioni comuni a molti che non fanno altro che alimentare il commercio di animali esotici protetti ma per i quali esiste una normativa specifica da rispettare. Normativa che, vuoi per comodo vuoi per ignoranza, in pochi conoscono a dovere. Ecco allora che tra le mura domestiche oltre a cani, gatti e pesci rossi fanno la comparsa anche tartarughe di terra, scorpioni, camaleonti, pitoni, iguane, boa, storioni e chissà cos'altro. Per non parlare di coralli, conchiglie in madre perla dalle svariate dimensioni e soprammobili tratti da legnami protetti come il mogano messicano. Flora e fauna tutelate dalla Convenzione di Washinton, conosciuta con la sigla Cites (convention of international trade in endangered species), istituita nel 1973 per regolamentare il commercio di specie selvatiche ed esotiche in via d'estinzione e alla quale anche l'Italia ha aderito a partire dal 1980. Casi d'irregolarità vengono registrati anche nelle Marche ma si tratta, per ora, solo di casi sporadici. «La detenzione di animali - spiega Fabrizio Mari, commissario superiore servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato a Macerata - inclusi nelle liste che fanno riferimento alla Convenzione di Washington è vietata se priva di una documentazione che ne certifichi la provenienza. Quelli più tutelati rientrano nella lista A e B e sono pappagalli brasiliani, elefanti, tigri, tartarughe di terra ( non possono essere vendute e se cedute, sotto forma gratuita va segnalato lo spostamento, ndr) tartarughe di mare, farfalle (la pornassius apollo, ndr) coccodrilli, camaleonti e pitoni (ma anche coralli, ochidee, conchiglie, specie di cactus e paricolari legnami vi rientrano per ciò che riguarda la flora, ndr) la cui commercializzazione è vietata a meno che l'esemplare non è munito di documento (certificazione Cites, ndr) che attesti che sia nato in cattività. Chi viene sorpreso a non rispettare la normativa è punito sia amministrativamente, con un ammenda che va dai 15 ai 150 milioni di vecchie lire, che penalmente». Per saperne di più è possibile contattare il servizio Cites regionale del corpo forestale dello Stato, che si occupa di effettuare i controlli, al numero 0733/231651. Il numero può essere utilizzato anche per eventuali segnalazioni su casi sospetti. Intanto è stata ritrovata a Falconara, nei pressi del rifugio "Anita", una cagnolina di circa un anno, a pelo raso, con la pettorina bianca e nera (info: 347/0148216).
di MARINA VERDENELLI

Scheda dettagli:

Data: 12 novembre 2002
Fonte/Casa Editrice: Volambiente
Categoria:
Sottocategoria:
Animali, protezione e vita

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