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Sudan: Mutilazione Genitale Ancora Molto Diffusa, ma Contestata
Una ricerca sulla circoncisione femminile, condotta da un gruppo di studenti dell’Università di Khartoum, ha dato risultati in parte sorprendenti: l’infibulazione è ancora tanto diffusa da riguardare il 57 per cento della popolazione femminile, nonostante la legge preveda fino a cinque anni di carcere per chi se ne renda responsabile. Più sorprendenti sono i dati di un sondaggio realizzato dagli autori della ricerca, secondo il quale l’80 per cento dei sudanesi sarebbe contrario alla circoncisione, incluso il 75 per cento degli uomini; allo stesso tempo, il 40 per cento della popolazione ignora l’esistenza di una legge che vieta e punisce l’infibulazione. Sfatata anche la leggenda secondo la quale gli uomini sudanesi sarebbero contrari a sposare donne non infibulate. Il fenomeno della circoncisione femminile è molto diffuso nel Sudan ed è praticato su bambine molto piccole, spesso di tre anni d’età, da personale non medico – spesso anziane donne legate alla tradizione - privo dei necessari strumenti chirurgici, in ambienti ad alto rischio igienico. Il tasso di mortalità tra le bambine e le donne infibulate è molto alto. Chi sopravvive è costretta ad affrontare seri problemi ginecologici oltre che psicologici, in particolare al momento del parto.