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Sudafrica: Ecoturismo Contro Disoccupazione
Nel biennio 2003-2004 l'ecoturismo in Sudafrica ha fatto registrare un aumento di posti di lavoro nel settore pari al 30%, il 70% dei quali in favore della popolazione locale. I dati sono emersi durante la terza edizione di "Mediterre", la fiera dei parchi del Mediterraneo.
David Mabunda, direttore generale dei parchi nazionali del Sudafrica, ha illustrato l'esperienza sudafricana sul tema della conservazione della natura e dei parchi naturali. Secondo Mabunda le attività di birdwatching hanno procurato entrate per tre milioni di euro, l'industria della floricoltura selvatica per 19 milioni, quella delle piante medicinali per 34 milioni, l'industria ittica per 200 milioni. A queste si aggiungono le attività legate all'accoglienza dei turisti, con la creazione, sempre all'interno dei parchi, di hotel di lusso, di cottage, di bungalow e campeggi, e le attività giornaliere che si possono svolgere nelle residenze. In Sudafrica vi sono 20 parchi nazionali e circa 400 aree protette, la cui gestione è garantita da finanziamenti governativi, che rappresentano il 16% del totale (circa nove milioni di euro l'anno), e da finanziamenti autogenerati dalle attività che si svolgono nei parchi. Vi e' poi il coinvolgimento dei privati attraverso la creazione di negozi, ristoranti e alberghi.
David Mabunda, direttore generale dei parchi nazionali del Sudafrica, ha illustrato l'esperienza sudafricana sul tema della conservazione della natura e dei parchi naturali. Secondo Mabunda le attività di birdwatching hanno procurato entrate per tre milioni di euro, l'industria della floricoltura selvatica per 19 milioni, quella delle piante medicinali per 34 milioni, l'industria ittica per 200 milioni. A queste si aggiungono le attività legate all'accoglienza dei turisti, con la creazione, sempre all'interno dei parchi, di hotel di lusso, di cottage, di bungalow e campeggi, e le attività giornaliere che si possono svolgere nelle residenze. In Sudafrica vi sono 20 parchi nazionali e circa 400 aree protette, la cui gestione è garantita da finanziamenti governativi, che rappresentano il 16% del totale (circa nove milioni di euro l'anno), e da finanziamenti autogenerati dalle attività che si svolgono nei parchi. Vi e' poi il coinvolgimento dei privati attraverso la creazione di negozi, ristoranti e alberghi.