Una legge che riconosce le pratiche della medicina tradizionale e i suoi operatori è stata approvata dal Parlamento del Sudafrica: la legge è passata in pratica all'unanimità e solo un deputato di un piccolo partito d'opposizione si è astenuto. In base al provvedimento, per la prima volta nella storia viene ufficialmente autorizzata l'attività dei guaritori e degli operatori di medicina tradizionale (nel nord del mondo noti purtroppo come 'stregoni'), ma viene anche istituito un registro, una sorta di albo, a cui sarà necessario iscriversi per praticare la professione. "La medicina tradizionale è stata trattata in maniera degradante dai tempi della colonizzazione in tutto il continente, ma nei secoli ha contribuito ad alleviare le sofferenze di numerose famiglie in tutta l'Africa" ha detto di fronte al Parlamento sudafricano il ministro della Sanità Manto Tshabalala-Msimang. "Questa legge - ha aggiunto - è molto importante anche per la Sanità pubblica perché fornisce un quadro normativo per poter attivare progetti di cooperazione tra la medicina, per così dire, 'ufficiale' e quella tradizionale". Secondo gli studi del ministero della Sanità sudafricano circa il 70% della popolazione ricorre periodicamente al consiglio di uno dei 200.000 guaritori tradizionali attivi nel Paese.