Due labbra scolpite nell’ebano: è la locandina del ‘Poetry Africa Festival’ apertosi il 26 maggio a Durban, in Sudafrica, e che continuerà fino a sabato dando voce ai canti di 20 poeti da 13 Paesi. La manifestazione culturale, ospitata dal Centro per le arti creative dell’Università di Natal, in appena sette anni di vita è riuscita a conquistarsi una visibilità di pregio tra gli appuntamenti internazionali dedicati alla poesia. Il festival comprende sessioni di poesia nelle carceri, con i bambini di strada e nelle scuole, oltre a seminari, conferenze e serate di lettura al pubblico. La lunga lista degli ospiti comprende Cai Tianxin (Cina), Denisa Comanescu (Romania), Edwin Thumboo (Singapore), Akeem Lasisi (Nigeria), Patricia Nolan (Ireland), Anzhelina Polonskaya, (Russia), Susan Stenson (Canada), Timothy Wangusa (Uganda), Zrika Abdallah (Morocco) e Musaemura Zimunya (Zimbabwe). A quest’ultimo la sfida di incuriosire il lettore con i primi versi del canto “L’ultimo quarto di luna”, qui liberamente tradotti: “Quarto di fetta di luna/ su questa terra di indicibile bellezza/ sospesa e brillante su un buio corposo/ inseguita da un’ignota paura d’ignoto/. Eppure possiamo forse dimenticare/ e cantare e danzare/ come demoni pazzi su questa incompleta rinascita/. Saggio non è/ più ricordare/ dove gli altri tre quarti sono sospesi….”