Tutti d’accordo a trasformare l’Africa in un unico grande stato anche se il processo di creazione degli Stati Uniti d’Africa dovrà “svilupparsi gradualmente”: è questa la sintesi dell’incontro tenuto nel fine settimana ad Abuja (Nigeria) tra i rappresentanti di sei dei più importanti Paesi del continente e il presidente della Commissione dell’Unione africana (Ua), Alpha Oumar Konare. All’incontro, dal titolo “L’Africa e le sfide dell’ordine globale: desiderabilità di un governo dell’unione”, si sono ritrovati, oltre a Konare, i presidenti della Repubblica di Nigeria, Olusegun Obasanjo (che al momento presiede la Ua), Sudafrica, Thabo Mbeki, Ghana, John Kufuor, e Senegal, Abdoulaye Wade, e i primi ministri di Etiopia, Meles Zenawi, e Algeria, Ahmed Ouyahia. Nel documento finale, i sei capi di Stato e di governo hanno dichiarato che “la necessità di un’eventuale unione di governo non è in dubbio”; più difficile è individuare i tempi per la realizzazione del progetto di unione tra i 53 Stati del continente, allo studio ormai dal 1963.