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Sri Lanka: Proibiti per Legge i Costumi da Bagno con Effige del Buddha
La Corte suprema dello Sri Lanka ha proibito l’importazione di costumi da bagno con immagini di Buddha, dopo che un monaco li aveva visti pubblicizzati in una réclame. Lo riferisce un giornale locale, il ‘Daily Mirror’, spiegando che il religioso, Kusaladhamma Thera, si era rivolto al supremo tribunale sostenendo che il bikini con sopra il ritratto di Buddha offendeva i sentimenti della maggioranza buddista della grande isola dell’Oceano indiano. Oltre a bandire l’indumento in questione, i magistrati della Corte suprema hanno anche deciso di proibire l’importazione di candele con raffigurata la divinità buddista. Ritenute figure molto influenti e potenti nella civiltà dello Sri Lanka, i monaci buddisti si considerano una sorta di tutori della cultura cingalese, che ritengono assediata e messa in pericolo dal materialismo occidentale. Circa il 70% della popolazione dell’ex-Ceylon – in tutto circa 19 milioni di persone – è di religione buddista, mentre il 15% è indù, l’8% cristiana e il 7% musulmana. Alle elezioni legislative dello scorso 2 aprile, nove monaci di un partito buddista sono stati eletti nel parlamento composto da 225 seggi.