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Sperimentazione Animale: Trovati Metodi di Prova Alternativi
Sono stati approvati dal Centro europeo per la convalida dei metodi alternativi
Il Centro europeo per la convalida dei metodi alternativi alla sperimentazione animale (ECVAM) ha approvato sei nuovi metodi di prova alternativi per alcuni farmaci e sostanze chimiche. I nuovi test, effettuati su colture cellulari anziché su animali, permettono di determinare con maggior precisione il grado di tossicità dei farmaci antitumorali, rendendo i prodotti più sicuri e diminuendo i rischi di sovradosaggio. Uno dei test approvati - Colony Forming Unit-Granulocytes-Macrophages (CFU-GM) - rende più preciso il dosaggio di alcuni farmaci a elevata tossicità utilizzati nella chemioterapia per la cura del cancro; esso è stato messo a punto da un gruppo di ricerca internazionale coordinato da Augusto Pessina dell’Università Statale di Milano. Questo nuovo test, che utilizza colture di cellule da midollo osseo di topo e cellule da sangue di cordone ombelicale umano, offre un maggior grado di precisione, riducendo l’incertezza dovuta alla estrapolazione animale/uomo, e fornisce una base più razionale per determinare le dosi cliniche e valutare i limiti di esposizione umana. I trial clinici di fase I (che hanno l’obiettivo di ricercare la dose massima di farmaco tollerata nell’uomo) dovrebbero essere resi più precisi e meno pazienti dovrebbero correre il rischio di essere trattati con dosi di farmaco a elevato rischio. Il 30% dei farmaci fallisce durante i trial clinici su pazienti a causa degli effetti tossici, nonostante siano stati eseguiti preventivamente tutti i test tossicologici sugli animali.
Il Centro europeo per la convalida dei metodi alternativi alla sperimentazione animale (ECVAM) ha approvato sei nuovi metodi di prova alternativi per alcuni farmaci e sostanze chimiche. I nuovi test, effettuati su colture cellulari anziché su animali, permettono di determinare con maggior precisione il grado di tossicità dei farmaci antitumorali, rendendo i prodotti più sicuri e diminuendo i rischi di sovradosaggio. Uno dei test approvati - Colony Forming Unit-Granulocytes-Macrophages (CFU-GM) - rende più preciso il dosaggio di alcuni farmaci a elevata tossicità utilizzati nella chemioterapia per la cura del cancro; esso è stato messo a punto da un gruppo di ricerca internazionale coordinato da Augusto Pessina dell’Università Statale di Milano. Questo nuovo test, che utilizza colture di cellule da midollo osseo di topo e cellule da sangue di cordone ombelicale umano, offre un maggior grado di precisione, riducendo l’incertezza dovuta alla estrapolazione animale/uomo, e fornisce una base più razionale per determinare le dosi cliniche e valutare i limiti di esposizione umana. I trial clinici di fase I (che hanno l’obiettivo di ricercare la dose massima di farmaco tollerata nell’uomo) dovrebbero essere resi più precisi e meno pazienti dovrebbero correre il rischio di essere trattati con dosi di farmaco a elevato rischio. Il 30% dei farmaci fallisce durante i trial clinici su pazienti a causa degli effetti tossici, nonostante siano stati eseguiti preventivamente tutti i test tossicologici sugli animali.