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Sos Cetacei: Greenpeace Porta 17 Corpi di Balene e Delfini Davanti alla Porta di Brandeburgo
Recuperati nei mari del nord Europ Sos cetacei, carcasse a Berlino
Greenpeace porta 17 corpi di balene e delfini davanti alla Porta di Brandeburgo: «Ogni anno ne muoiono centinaia di migliaia». Il blitz degli attivisti a una settimana dalla riunione della Commissione internazionale per la pesca alle balene
Le carcasse di 17 balene e delfini morti negli ultimi tempi sono state esposte oggi davanti alla porta di Brandeburgo a Berlino, nell'ambito di una protesta in difesa dei mammiferi marini di Greenpeace. «Abbiamo deciso di mostrare il modo terribile i cui muoiono questi meravigliosi animali dal ruolo fondamentale nell'ecosistema marino» ha detto il portavoce di Greenpeace, Bjorn Jettka. Gli animali presentati su una pedana lunga 25 metri sono stati recuperati nei mesi scorsi dall'organizzazione Greenpeace dalle coste nordiche britanniche del canale della Manica, dalla costa baltica tedesca e dall'oceano atlantico francese. Essi presentano evidenti mutilazioni e ferite provocate da reti di pescatori, eliche di navi. Tra una settimana comincia in Alasca (Usa), la riunione annuale della Comissione internazionale per la pesca alla balena (Iwc).
«Le balene sono trattate come spazzatura, ogni anno ne muoiono in tutto il mondo più di 300mila», afferma la biologa marina, Stefanie Werner, secondo la quale gli animali trovano la morte incagliati nelle reti dei pescatori, per l'inquinamento marino o per ferite prodotte da collisione con imbarcazioni di passaggio.
Greenpeace porta 17 corpi di balene e delfini davanti alla Porta di Brandeburgo: «Ogni anno ne muoiono centinaia di migliaia». Il blitz degli attivisti a una settimana dalla riunione della Commissione internazionale per la pesca alle balene
Le carcasse di 17 balene e delfini morti negli ultimi tempi sono state esposte oggi davanti alla porta di Brandeburgo a Berlino, nell'ambito di una protesta in difesa dei mammiferi marini di Greenpeace. «Abbiamo deciso di mostrare il modo terribile i cui muoiono questi meravigliosi animali dal ruolo fondamentale nell'ecosistema marino» ha detto il portavoce di Greenpeace, Bjorn Jettka. Gli animali presentati su una pedana lunga 25 metri sono stati recuperati nei mesi scorsi dall'organizzazione Greenpeace dalle coste nordiche britanniche del canale della Manica, dalla costa baltica tedesca e dall'oceano atlantico francese. Essi presentano evidenti mutilazioni e ferite provocate da reti di pescatori, eliche di navi. Tra una settimana comincia in Alasca (Usa), la riunione annuale della Comissione internazionale per la pesca alla balena (Iwc).
«Le balene sono trattate come spazzatura, ogni anno ne muoiono in tutto il mondo più di 300mila», afferma la biologa marina, Stefanie Werner, secondo la quale gli animali trovano la morte incagliati nelle reti dei pescatori, per l'inquinamento marino o per ferite prodotte da collisione con imbarcazioni di passaggio.