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Soia: Preziosa per Proteggere la Prostata
Una équipe di scienziati composti da ricercatori della Brigham Young University, del Colorado State University e del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center, hanno scoperto la molecola che l'intestino crea nel momento in cui si attiva il processo digestivo della soia.
La molecola in questione si chiama equol e viene prodotta dagli isoflavoni della soia contenuti in quantità considerevoli nei semi della soia. Essa è un potente inibitore dell'ormone maschile naturale, conosciuto con il nome di deidrotestosterone (DHT), il quale favorisce la crescita della prostata provocando l'iperplasia prostatica benigna, o tumore della prostata, e la calvizie maschile.
Secondo il dottor Kenneth Setchell, che scoprì la molecola equol nell'uomo una ventina di anni fa, i risultati di questo studio hanno una importanza peculiare nell'ambito clinico poiché l'inibizione del deidrotestosterone rappresenta una soluzione strategicamente efficace per curare il cancro alla prostata e altre patologie connesse. La ricerca si è avvalsa anche di test su topi con lo scopo di studiare gli effetti dell'equol.
Fino ad oggi i farmaci a disposizione sono degli inibitori dell'enzima che converte il testosterone in deidrotestosterone, ma gli effetti collaterali sono molto marcati. La molecola equol invece non blocca la produzione del deidrotestosterone ma il suo funzionamento, disinibendo il suo legame ai recettori, evitando quindi di far crescere la prostata. I risultati di questa scoperta sono stati pubblicati dal periodico “Biology of Reproduction”. di: Enrico Loi
La molecola in questione si chiama equol e viene prodotta dagli isoflavoni della soia contenuti in quantità considerevoli nei semi della soia. Essa è un potente inibitore dell'ormone maschile naturale, conosciuto con il nome di deidrotestosterone (DHT), il quale favorisce la crescita della prostata provocando l'iperplasia prostatica benigna, o tumore della prostata, e la calvizie maschile.
Secondo il dottor Kenneth Setchell, che scoprì la molecola equol nell'uomo una ventina di anni fa, i risultati di questo studio hanno una importanza peculiare nell'ambito clinico poiché l'inibizione del deidrotestosterone rappresenta una soluzione strategicamente efficace per curare il cancro alla prostata e altre patologie connesse. La ricerca si è avvalsa anche di test su topi con lo scopo di studiare gli effetti dell'equol.
Fino ad oggi i farmaci a disposizione sono degli inibitori dell'enzima che converte il testosterone in deidrotestosterone, ma gli effetti collaterali sono molto marcati. La molecola equol invece non blocca la produzione del deidrotestosterone ma il suo funzionamento, disinibendo il suo legame ai recettori, evitando quindi di far crescere la prostata. I risultati di questa scoperta sono stati pubblicati dal periodico “Biology of Reproduction”. di: Enrico Loi