Notizie
Siccità e Carestia: Coltivazioni in Rovina a Zanzibar
Almeno 4.000 ettari di coltivazioni si sono essiccate e una cinquantina di capi di bestiame sono morti a Zanzibar, isola tanzaniana semi-autonoma colpita in varie zone, come altri paesi africani, dalla grave siccità degli ultimi mesi: lo sostiene l’ultimo rapporto del ‘Rapid vulnerable assessment task force committee’, organismo composto da esperti agricoli locali, meteorologi, rappresentanti della Fao e dirigenti provenienti dalla ‘terraferma’. In base a uno studio di due settimane condotto su dieci distretti di Zanzibar, è emerso che la maggior parte dei vegetali piantati a settembre 2005, tra cui cereali, mais e patate, sono marciti a causa del caldo e dell’assenza di piogge. I territori maggiormente messi alla prova sono quelli lungo la costa orientale, mentre nella capitale Stone Town non è stata condotta alcuna ricerca dato che l’agricoltura è diffusa solo in minima parte. Ali Hajji Ramadhani, responsabile dell’organismo di controllo tanzaniano, ha aggiunto che i prezzi del bestiame sono crollati (una mucca che prima costava 350 dollari ora viene pagata 150) e alcuni agricoltori uccidono i propri animali per venderne la carne; tuttavia, ha specificato Ramadhani, “se confrontiamo la situazione di Zanzibar con quella di altri paesi dell’Africa orientale vediamo che è migliore e, anche se alcune famiglie hanno problemi di approvvigionamento, i nostri negozi sono ancora pieni di cibo”. Secondo stime ufficiale risalenti al 2003, gli abitanti di Zanzibar – quasi un milione, in prevalenza piccoli e medi agricoltori, pescatori e commercianti – possiedono circa 170.000 capi di bestiame, lasciati pascolare liberamente nei campi.