gio, 15 maggio 2025

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Sfruttamento Illegale Animali: la Lav Stima un Giro da 3 Miliardi di Euro all'Anno

Nel 2002 il giro d’affari della criminalità organizzata legato allo sfruttamento illegale di animali si è mantenuto stabile su circa 3 miliardi di euro: è quanto emerge dalla quinta edizione del “Rapporto Zoomafia” pubblicato dalla LAV e presentato ieri mattina presso la Camera dei Deputati. Ma il dato allarmante è che il 2002 ha mostrato chiari segni di un progressivo ridimensionamento delle azioni di contrasto delle forze dell’ordine, in modo particolare riferite ai combattimenti tra animali, secondo una tendenza iniziata già negli anni passati: dai 53 interventi di polizia nel 2000, si è passati ai 25 nel 2001, fino ai 17 del 2002. E così le persone denunciate per fatti relativi ai combattimenti e all’uso di cani a scopo intimidatorio (rapine, spaccio, ecc.) Sono passate da 233 (1998) a 79 (2000), fino a ridursi a 41 nel 2002. La differenza è ancora più evidente se si paragonano i dati relativi al sequestro di cani sfruttati nelle lotte: 38 nel 2002, 193 nel 2001, 166 nel 2000, 165 nel 1999 e ben 233 del 1998. Ciò è un’ulteriore conferma del fatto che all’aumento dell’interesse per la conoscenza del fenomeno da parte delle forze dell’ordine, non corrisponde un’adeguata risposta di contrasto. “Quest’anomalia può essere spiegata in parte con l’assenza di un’adeguata normativa di riferimento e in parte con la diminuzione dell’attenzione dei media per la cinomachia, concentrata prevalentemente sul problema della presunta pericolosità dei pit bull e della sicurezza delle persone”, ha dichiarato Ciro Troiano, autore del Rapporto e responsabile dell’osservatorio nazionale Zoomafia della LAV. “Un nuovo vigoroso impulso delle attività di contrasto delle forze dell’ordine nei confronti della criminalità che gestisce i combattimenti fra cani e le corse clandestine di cavalli, sarà possibile non appena la Commissione Giustizia del Senato approverà, speriamo nel più breve tempo possibile, la legge LAV già approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati, che istituisce due nuovi titoli del Codice Penale contro il maltrattamento di animali, i combattimenti e le competizioni non autorizzate fra animali, introducendo la reclusione da 2 a 4 anni e la multa da 25.000 a 100.000 Euro: solo allora l’Italia avrà gli strumenti per arginare questa drammatica realtà - conclude Ciro Troiano - Destano preoccupazione però le iniziative legislative in materia ambientale, poiché si profila l’eventualità di un condono per illeciti penali e amministrativi per consentire l’emersione del sommerso anche in questo settore; ma le preoccupazioni più vive vengono dal progetto di depenalizzazione dei cosiddetti reati minori tra i quali sono incluse le sanzioni penali in materia di bracconaggio, di traffico di animali e piante in via d’estinzione e di scommesse clandestine. Se questo scellerato progetto verrà approvato, la tutela degli animali cambierà bruscamente rotta”.

Scheda dettagli:

Data: 28 febbraio 2003
Fonte/Casa Editrice: Volambiente
Categoria:
Sottocategoria:
Animali, protezione e vita

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