Nuovi farmaci antibiotici, particolarmente efficaci per combattere batteri e funghi patogeni, sono stati ottenuti studiando i segreti della pelle di una rana che vive in Amazzonia. La singolare scoperta è opera di un team di ricercatori italiani dell'Istituto per il sistema produzione animale in ambiente mediterraneo (Ispaam) del Cnr. Insieme ai colleghi dell'Università di Montpellier, hanno identificato una nuova classe di antimicrobici capaci di fornire immunita' nel giro di poche ore dall'infezione. Tali nuovi antimicrobici sono stati isolati dalla pelle di una Phyllomedusa distincta, una rana amazzonica dai colori sgargianti. Ebbene, la pelle di questo animale è una fonte naturale e ricchissima di elementi chimici con proprietà difensive, prodotti da ghiandole granulari che hanno il compito di espellere tali sostanze antibatteriche in risposta a dei traumi fisici: quando la rana si ferisce, il suo dorso viene ricoperto da questo eccezionale composto, che difende la rana dagli attacchi batterici.
Questa utile caratteristica potrebbe derivare dal fatto che la Phyllomedusa vive in ecosistemi altamente competitivi nei quali è molto facile subire attacchi e infezioni batteriche. I ricercatori hanno cercato di capire i meccanismi di funzionamento di questo antibiotico naturale e di sintetizzarlo in laboratorio. Il risultato è stato testato provandone l'efficacia e la selettività su vari batteri e funghi patogeni, l'attivita' sulle membrane cellulari, la resistenza alla degradazione, e l'eventuale citotossicità verso differenti cellule di mammifero. I primi risultati paiono molto incoraggianti e i ricercatori sono già passati alla fase della sperimentazione animale.