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Scoperta: Trovato il Farmaco per Rimanere Svegli
Alcuni ricercatori della Wake Forest University del North Carolina sembra che siano riusciti a mettere a punto un farmaco in grado di eliminare gli effetti collaterali di una veglia prolungata e della carenza di sonno. Il nome del ritrovato è CX717, e deriva dall’ ampakine che agisce su un recettore chimico utilizzato nella comunicazione tra cellule in cui serve il glutammato come neurotrasmettitore.
In sintesi, il farmaco anti-sonno agisce prolungando l'azione del glutammato e quindi permettendo una maggiore comunicazione tra le cellule.
Fin'ora lo studio clinico è stato compiuto su alcune scimmie. I ricercatori hanno somministrato agli animali dosi diverse del farmaco e hanno dato alle scimmie un compito da portare a termine.
Il primo risultato è stato un incremento della performance nello svolgimento della prova. Successivamente le scimmie sono state private del sonno per un lasso di tempo compreso tra le 30 e le 36 ore (che equivalgono a ben 72 ore di astinenza umana dal sonno).
Come era logico aspettarsi, dopo la veglia forzata le prestazioni delle scimmie calavano nettamente. A questo punto è stata nuovamente somministrato il ritrovato alle scimmie e i test precedenti sono stati ripetuti: ebbene, i livelli di prestazione erano tornati normali.
Il CX717, quindi, non agisce risvegliando i soggetti a cui viene somministrato ma migliora le loro prestazioni e abilità in caso di veglia forzata. In futuro probabilmente la scoperta sarà di enorme aiuto per combattere alcuni disturbi cognitivi e degenerativi, come ictus o demenza.
In sintesi, il farmaco anti-sonno agisce prolungando l'azione del glutammato e quindi permettendo una maggiore comunicazione tra le cellule.
Fin'ora lo studio clinico è stato compiuto su alcune scimmie. I ricercatori hanno somministrato agli animali dosi diverse del farmaco e hanno dato alle scimmie un compito da portare a termine.
Il primo risultato è stato un incremento della performance nello svolgimento della prova. Successivamente le scimmie sono state private del sonno per un lasso di tempo compreso tra le 30 e le 36 ore (che equivalgono a ben 72 ore di astinenza umana dal sonno).
Come era logico aspettarsi, dopo la veglia forzata le prestazioni delle scimmie calavano nettamente. A questo punto è stata nuovamente somministrato il ritrovato alle scimmie e i test precedenti sono stati ripetuti: ebbene, i livelli di prestazione erano tornati normali.
Il CX717, quindi, non agisce risvegliando i soggetti a cui viene somministrato ma migliora le loro prestazioni e abilità in caso di veglia forzata. In futuro probabilmente la scoperta sarà di enorme aiuto per combattere alcuni disturbi cognitivi e degenerativi, come ictus o demenza.