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Scoperta Italiana: Farmaco Anti Malaria Efficace Contro Virus dell'Influenza Aviaria?
Il farmaco che potrebbe sconfiggere il virus H5N1 si chiama Clorochina, ed altro non è che un vecchio medicinale utilizzato per curare la malaria.
L'ipotesi deriva da un modello bioinformatico utilizzato da un'equipe di ricercatori italiani dell'università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e dell'Istituto Superiore di Sanità.
La clorochina ha infatti eccezionali proprietà antivirali, fin ora mai sfruttate completamente, ed inoltre sembra in grado di impedire la sintesi di importanti componenti saccaridici del recettore attraverso il quale il virus dell'influenza si lega alle cellule umane.
Per ora l'effetto anti-aviaria del farmaco è stato comprovato solamente da una simulazione al computer in grado di riprodurre le modalità con cui il farmaco si lega ad una proteina. Il modello ha confermato che la clorochina potrebbe essere in grado di inibire la sintesi cellulare di zuccheri essenziali ai virus, compresi quelli influenzali, per agganciarsi alle cellule e quindi per infettare l'organismo.
Inoltre, nei confronti di un virus "parente stretto" dell'H5N1, la clorochina sembra avere avere un effetto inibitorio, impedendo la sua replicazione e diffusione e quindi la sua sopravvivenza.
Un vantaggio ulteriore di questo farmaco, consiste infine nel fatto che è già conosciuto e che quindi i suoi possibili effetti collaterali sono già noti, ed inoltre ha un costo molto inferiore rispetto a quello degli altri farmaci anti influenzali, che sono costosi e difficilmente reperibili.
Non rimane dunque che attendere che il processo di verifica e sperimentazione del farmaco si completi, prima del possibile utilizzo sull'uomo.
L'ipotesi deriva da un modello bioinformatico utilizzato da un'equipe di ricercatori italiani dell'università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e dell'Istituto Superiore di Sanità.
La clorochina ha infatti eccezionali proprietà antivirali, fin ora mai sfruttate completamente, ed inoltre sembra in grado di impedire la sintesi di importanti componenti saccaridici del recettore attraverso il quale il virus dell'influenza si lega alle cellule umane.
Per ora l'effetto anti-aviaria del farmaco è stato comprovato solamente da una simulazione al computer in grado di riprodurre le modalità con cui il farmaco si lega ad una proteina. Il modello ha confermato che la clorochina potrebbe essere in grado di inibire la sintesi cellulare di zuccheri essenziali ai virus, compresi quelli influenzali, per agganciarsi alle cellule e quindi per infettare l'organismo.
Inoltre, nei confronti di un virus "parente stretto" dell'H5N1, la clorochina sembra avere avere un effetto inibitorio, impedendo la sua replicazione e diffusione e quindi la sua sopravvivenza.
Un vantaggio ulteriore di questo farmaco, consiste infine nel fatto che è già conosciuto e che quindi i suoi possibili effetti collaterali sono già noti, ed inoltre ha un costo molto inferiore rispetto a quello degli altri farmaci anti influenzali, che sono costosi e difficilmente reperibili.
Non rimane dunque che attendere che il processo di verifica e sperimentazione del farmaco si completi, prima del possibile utilizzo sull'uomo.