Secondo la la Fore-Sight, un gruppo britannico che si occupa di prevedere le tendenze future, tra un ventennio sarà possibile incrementare le proprie prestazioni cognitive semplicemente ingurgitando una pillolina.
La società ha infatti stilato un rapporto, sottoscritto da 50 scienziati, in cui si prevede la messa a punto del farmaco in grado di rendere tutti più intelligenti: l'ipotesi non è fantascientifica ma molto verosimile, dal momento che già oggi esistono molecole in grado di modificare le abilità mentali. Al momento tali sostanza sono prescrivibili solamente in casi particolari, per far fronte a precise esigenze mediche.
In futuro, però, si prevede un utilizzo di massa, soprattutto in coincidenza di esami, compiti in classe e colloqui di lavoro.
Lo scenario è stimolante quanto inquietante: sorgerebbero una serie di dubbi etici come la difficoltà di valutare il confine tra abilità personali e ricorso a sostegni endogeni di natura chimica.