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Scelte migliori con le eco-etichette
Secondo i risultati di un nuovo studio condotto da Katie De-loyde e colleghi della University of Bristol, un semplice cambiamento nell’etichettatura dei cibi confezionati può indurre scelte più sostenibili da parte dei consumatori.
Una eco-etichetta indicherebbe il grado di sostenibilità di un cibo su una scala a semaforo. Ad esempio un burrito al manzo otterrebbe un punteggio rosso di 5 (insostenibile), un burrito di pollo un 3 arancione (né insostenibile né sostenibile) e uno vegetariano un 1 verde (sostenibile).
In presenza di eco-etichette, più persone (84%) nei loro esperimenti hanno optato per il vegetariano o quello al pollo (le scelte più sostenibili) rispetto a un 69% del gruppo di controllo.
In generale nella ricerca è emerso un forte sostegno alle eco-etichette, con il 90% delle persone che si sono dichiarate a favore di un’etichettatura di questo tipo sugli alimenti.
La ricerca è stata pubblicata su Behavioural Public Policy.
Una eco-etichetta indicherebbe il grado di sostenibilità di un cibo su una scala a semaforo. Ad esempio un burrito al manzo otterrebbe un punteggio rosso di 5 (insostenibile), un burrito di pollo un 3 arancione (né insostenibile né sostenibile) e uno vegetariano un 1 verde (sostenibile).
In presenza di eco-etichette, più persone (84%) nei loro esperimenti hanno optato per il vegetariano o quello al pollo (le scelte più sostenibili) rispetto a un 69% del gruppo di controllo.
In generale nella ricerca è emerso un forte sostegno alle eco-etichette, con il 90% delle persone che si sono dichiarate a favore di un’etichettatura di questo tipo sugli alimenti.
La ricerca è stata pubblicata su Behavioural Public Policy.