Safiya Husseini, la donna nigeriana che era stata condannata alla lapidazione per avere concepito un figlio al di fuori del matrimonio e poi è stata prosciolta in appello, sarà la protagonista di un simposio che si svolgerà nei prossimi giorni a Roma. Accolta dal sindaco della capitale Walter Veltroni, che le attribuirà la cittadinanza onoraria di Roma, Safiya presenzierà all’incontro in programma i giorni 9 e 10 settembre presso il Centro Dionysia per le arti e le culture, nella cornice di Villa Piccolomini. In via Aurelia Antica 164. La prima giornata del simposio verrà aperta dal saluto di Veltroni e dell’ambasciatore nigeriano in Italia. Successivamente prenderanno la parola Abdelkadir Imam Ibrahim, avvocato nello Stato nigeriano Sokoto, difensore di Safiya, il professor Ogbu U. Kalu, titolare della Facoltà di Scienze Sociali della University of Nigeria Nsukka, e padre Matthew Kukah, già segretario generale della Conferenza episcopale nigeriana e membro della Pontificia commissione per l’islam. Fra i temi che verranno trattati nei due giorni di lavori presso il Centro Dionysia figurano: "Lo squilibrio economico Nord-Sud; gli effetti sulla salute pubblica, sull’educazione e sulla legalità", "Lo squilibrio culturale Nord-Sud; dialogo unilaterale, smarrimento, paternalismo,disprezzo e iniquità nell’applicazione delle regole", "La ‘lapidazione’ della donna in Occidente; pregiudizi e misoginia", "Uno sguardo bilanciato e onesto sull’Islam; uso, abuso, le relazioni con la modernità e con l’Occidente", "Globalizzazione, identità culturale e fondamentalismo" e "Relazioni fra cristiani e musulmani: quale futuro?".