Trote salvavita negli acquedotti romani contro il rischio di attacchi terroristici. 'Le trote – spiega Massimiliano Salvi, presidente di Acea Distribuzione - sono animali che rilevano immediatamente la presenza di agenti tossici. Per questo in certi punti strategici degli acquedotti romani abbiamo sistemato delle vasche con delle trote'.
Gli animali, ha aggiunto Salvi, che e' intervenuto oggi in un convegno sul ''Nuovo terrorismo e la capacita' di difesa nel sistema paese'', ''sono video-sorvegliate 24 ore su 24. Se muoiono o si sentono male facciamo subito un prelievo dell'acqua per verificare che non siano state immesse sostanze nocive''.
Proprio per individuare eventuali fenomeni di inquinamento nell'acqua che alimenta Roma, ha spiegato Salvi, ''gli acquedotti Acea sono dotati di un sistema di monitoraggio biologico che utilizza le trote iridee, particolarmente sensibili alla presenza di sostanze tossiche. Questo sistema, sviluppato da Acea gia' da qualche tempo, consente alla 'Sala operativa acque' di rilevare in continuo (24 ore su 24 per 365 giorni all'anno) eventuali comportamenti anomali dei pesci e, di conseguenza, di attivare le relative procedure previste in questi casi''.
Ma Acea compie numerosi controlli sull'acqua erogata alla capitale e ai comuni della provincia: per il 2004, ad esempio, sono previste oltre 250 mila analisi.
Anche sul versante dell'erogazione dell'energia elettrica, esistono una serie di misure di sicurezza finalizzate a mettere Roma al riparo da gravi problemi conseguenti ad un attacco terroristico. ''In caso di black out, infatti, dovuto a questa o ad altre cause - ha detto Salvi - Acea e' in grado di rialimentare in proprio le centrali di Montemartini e Tor di Valle''. Questo meccanismo, per la sua particolarita' e' detto ''a isola'', proprio perche' le centrali funzionano in proprio, in assenza di energia dalla rete di trasmissione nazionale.