ven, 13 giugno 2025

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Raccolta Differenziata: da Incentivare Mediante Sanzioni o Premi?

La raccolta differenziata è un dovere per i cittadini o è semplicemente un consiglio che le amministrazioni locali danno? E se è un dovere, esistono sanzioni per chi conferisce scorrettamente i propri rifiuti?
Milano
Le sanzioni esistono, e sono anche applicate.
I cittadini milanesi possono usufruire di un servizio di raccolta porta a porta per quel che riguarda la carta, la plastica, il vetro e l'alluminio e l'indifferenziato. Hanno però un vincolo orario per l'esposizione dei contenitori: "I nostri mezzi sono vincolati a degli orari per il ritiro, di conseguenza lo sono anche i cittadini nell'esposizione dei contenitori" ci dicono dall'ufficio stampa dell'azienda.
Amsa e Polizia Municipale possono inoltre controllare anche il contenuto dei sacchetti raccolti, andando a punire, qualora fosse identificabile, il trasgressore.
"Ci capita anche di ricevere segnalazioni di scorretto conferimento. In quei casi un nostro operatore o un Vigile monitora la zona e, quando si identifica il trasgressore si eleva la contravvenzione. In media, Amsa notifica settimanalmente 150 contravvenzioni per errati orari di esposizione dei cassonetti, 600 per raccolta differenziata non fatta o fatta male e 50 per imbrattamento del suolo pubblico".
Torino
Anche a Torino, in base all'art 13 comma 5 del regolamento per la gestione dei RSU che afferma: "Per tutte le frazioni per le quali è prevista la raccolta differenziata, è vietato il conferimento e lo smaltimento con i rifiuti urbani raccolti in maniera indifferenziata" (regolamento integrale consultabile all'indirizzo http://www.comune.torino.it/regolamenti/280/280.htm ) esistono sanzioni da 13 a 129 euro. Nel 2001 sono state comminate però "solo" 45 multe per scorretto conferimento. La Raccolta differenziata, dovrebbe quindi essere un obbligo per i cittadini torinesi: "In considerazione della elevata valenza sociale, economica ed ecologica, le frazioni di rifiuto per le quali e' prevista la raccolta differenziata devono essere conferite nei contenitori a tal fine predisposti. Tali contenitori non devono, in alcun modo, essere utilizzati per il conferimento di materiali diversi da quelli per i quali sono stati predisposti" cita il Regolamento di Polizia Urbana all'art.10 comma 3 (testo integrale all'indirizzo http://www.comune.torino.it/regolamenti/221/221.htm )
Né Brescia né Roma invece, nonostante percentuali di differenziata molto differenti, considerano quella delle sanzioni e delle multe una strada percorribile.
"Non credo che la sanzione sia un incentivo alla differenziata - ci dice Paolo Degli Espinosa, consulente del comune di Brescia - Sono convinto che, se metti le persone in condizione di agire e, nel contempo, gli fai capire che ciò che dovrebbero fare è cosa giusta, allora esse agiscono per il meglio. Credo che più che sulle sanzioni sia necessario puntare su Cultura e Identità. Un esempio è il caso-Brescia: siamo arrivati al 38% di differenziata senza che i cittadini avessero un vantaggio economico né la minaccia di una sanzione. E anche con il passaggio da tassa a tariffa, i più virtuosi risparmieranno qualcosa, ma siamo comunque nel campo del vantaggio più simbolico che materiale"
Anche Massimo Guerra (Osservatorio Rifiuti) non condivide la scelta delle sanzioni. " Mi sembra una forzatura. È vero che ogni comune, attraverso il regolamento dei rifiuti e quello di polizia municipale può attuare le sanzioni che ritiene più corrette, però... Un discorso del genere può essere fatto per le utenze commerciali: a seguito di un contratto con l'amministrazione pubblica che garantisce
"L'applicazione di sanzioni per un errato conferimento dei rifiuti con la differenziata - ci dice Duccio Bianchi, ricercatore - è presente in alcune città italiane. Ma molto spesso è una cosa irrealizzabile: perché si possa attuare una politica sanzionatoria o premiatoria, è necessario che i meccanismi di raccolta siano molto personalizzati. Ovvero è necessario un meccanismo di raccolta porta a porta. Laddove ancora la raccolta si fa con i tradizionali cassonetti stradali, è molto complicato elevare contravvenzioni: molto spesso ci si limita a sanzionare chi deposita all'esterno degli stessi, quando lo si becca in fragranza... Un discorso differente potrebbe essere fatto per le utenze commerciali: quasi tutti gli scarti sono raccoglibili con la differenziata. Se si organizzasse un porta a porta spinto per queste utenze, allora, in questo caso si potrebbe applicare un regime di incentivi-sanzioni. Per queste stesse ragioni, non solo entra in crisi un eventuale meccanismo premiatorio/sanzionatorio, ma entra in crisi anche il passaggio dalla tassa sui rifiuti alla tariffa".

Scheda dettagli:

Data: 19 dicembre 2002
Fonte/Casa Editrice: G.E.V.A.M. O.N.L.U.S.
Categoria:
Sottocategoria:
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