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Puglia: Cinque Nuovi Parchi Regionali
Con l’obiettivo di “mostrare la vita, le difficoltà e la storia della nascita delle baraccopoli”, è stato inaugurato a Rio de Janeiro il primo museo delle ‘favelas’ brasiliane, alla presenza del ministro della Cultura, Gilberto Gil. La galleria, composta da dodici sale, è stata costruita nel ‘Complexo do Maré’, immenso agglomerato che riunisce 16 ‘favelas’ con 132.000 abitanti, tra i più poveri e pericolosi della metropoli, situato vicino all’aeroporto internazionale Tom Jobim. “E’ un riconoscimento importante per persone prive di molte risorse con cui vogliamo promuovere l’interesse e la partecipazione di tutti i cittadini” ha detto Gil, aggiungendo: “Sono certo che attrarrà molti visitatori che vogliono sapere come sono nate e cresciute le favelas”. Lo scenografo Marcelo Pinto ha raccolto fotografie, utensili per cucinare, mobili, quadri e altre suppellettili donate dagli abitanti di Maré per creare “una prospettiva di un passato di lotta e di un nuovo futuro”. Il museo ripercorre le tappe della storia della baraccopoli presentando modelli delle prime abitazioni, incluse vecchie palafitte risalenti ai primi anni ‘80; la sala denominata ‘Espaço do Medo’ è stata riservata alle testimonianze sulla violenza dei narcotrafficanti. Solo a Rio le ‘favelas’ sono oltre 500; nell’intero paese, secondo statistiche della stampa brasiliana, 6 milioni e mezzo di persone, il 3,5% dell’intera popolazione, abita in baraccopoli o ‘vilas miseria’.