È andato al gesuita Cedric Prakash, impegnato nella difesa dei diritti umani nel difficile contesto del Gujarat, il ‘Premio per i diritti delle minoranze 2006’ assegnato dalla Commissione Nazionale per le minoranze del governo di New Delhi, consegnato ieri con una cerimonia nella capitale indiana. Direttore del centro per i diritti umani ‘Prashant’ ad Ahmedabad, capitale dello Stato federato del Gujarat, padre Prakash ha raccontato a Radio Vaticana la non facile situazione per le minoranze in uno Stato guidato dall’ala radicale del partito nazionalista induista, Bharatiya Janata Party (Bjp), e che nel 2002 fu teatro di gravi violenze interreligiose ai danni dei musulmani. “Il governo indiano, a livello centrale, fa del suo meglio per tutelare gli interessi delle minoranze: i problemi nascono nei governi dei singoli Stati, alcuni dei quali osservano un atteggiamento ostile nei riguardi delle minoranza” dice il gesuita, aggiungendo che in Gujarat “i cristiani vivono un esistenza fortemente emarginata”. La battaglia del centro ‘Prashant’, che ha fatto meritare il riconoscimento nazionale al suo direttore, si svolge sul piano del diritto e dell’informazione. “Abbiamo scelto di difendere i diritti di ciascun cittadino in Gujarat” continua. “Siamo coinvolti in processi giudiziari, presentiamo appelli alla Corte Suprema. Vogliamo sradicare il pregiudizio nella mente della gente e creare un’atmosfera di armonia; lavoriamo anche molto nei media, perché vogliamo che da essi esca l’immagine e la realtà vera, corretta delle minoranze, in particolare dei musulmani e dei cristiani, dello Stato del Gujarat”.