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Pompelmo e Farmaci: Binomio Pericoloso, a Volte Letale!
Forse pochi lo sanno, ma mangiare un pompelmo dopo avere assunto dei farmaci è un'azione che può rivelarsi molto rischiosa! Infatti il frutto altera l'effetto del farmaco, rendendolo inefficace, o peggio, creando gravi danni alla salute del paziente, in casi estremi la morte.
Sono numerosissime infatti le sostanze che entrano in conflitto con l'agrume: il pompelmo viene metabolizzato tramite gli stessi enzimi deputati alla metabolizzazione di molti farmaci. Si crea dunque un conflitto, dal quale il pompelmo esce vincitore. Il risultato è che il fegato si impiega per scindere e rendere assimilabili le componenti del pompelmo, e trascura di fare altrettanto con il farmaco. Esso non viene smaltito, diviene meno efficace o totalmente inutile, e a volte si accumula nell'organismo "avvelenandolo".
Purtroppo i medicinali che interagiscono con la catena metabolica del pompelmo sono spesso quelli usati più comunemente e diffusamente: sono quelli utilizzati anticolesterolo, contro l'ipertensione, la tosse, la depressione, l'impotenza e il cancro. Esistono problemi anche per alcuni antistaminici, antidolorifici e persino anticoncezionali, esponendo quindi la paziente ad un rischio di gravidanza indesiderata.
Risulta quindi essenziale una corretta informazione, anche da parte dei medici curanti, al fine di prevenire conseguenze gravi e facilmente evitabili.
Sono numerosissime infatti le sostanze che entrano in conflitto con l'agrume: il pompelmo viene metabolizzato tramite gli stessi enzimi deputati alla metabolizzazione di molti farmaci. Si crea dunque un conflitto, dal quale il pompelmo esce vincitore. Il risultato è che il fegato si impiega per scindere e rendere assimilabili le componenti del pompelmo, e trascura di fare altrettanto con il farmaco. Esso non viene smaltito, diviene meno efficace o totalmente inutile, e a volte si accumula nell'organismo "avvelenandolo".
Purtroppo i medicinali che interagiscono con la catena metabolica del pompelmo sono spesso quelli usati più comunemente e diffusamente: sono quelli utilizzati anticolesterolo, contro l'ipertensione, la tosse, la depressione, l'impotenza e il cancro. Esistono problemi anche per alcuni antistaminici, antidolorifici e persino anticoncezionali, esponendo quindi la paziente ad un rischio di gravidanza indesiderata.
Risulta quindi essenziale una corretta informazione, anche da parte dei medici curanti, al fine di prevenire conseguenze gravi e facilmente evitabili.