Il Po è come una grande farmacia. I risultati di un monitoraggio, eseguito da volontari della protezione civile e docenti universitari, attesta come le acque del ‘grande fiume’, tra Piacenza e Cremona, contengano un’elevata concentrazione di residui di medicinali. Nel Po si trova di tutto: dalle sostanze antidepressive agli antiepilettici. Il quadro è emerso in un convegno a Monticelli d’Ongina, nel Piacentino, dove sono intervenuti gruppi che avevano preso parte, lo scorso autunno, a “Rotta Omega 1” (viaggio alla sorgente del Po). Sono stati quindi illustrati i risultati dei test effettuati dai docenti dell’università Cattolica di Piacenza, Marco Trevisan, Ettore Capri e Federico Ferrari, che hanno rilevato la presenza, in acque e sedimenti, di sostanze farmacologiche e in particolare di antinfiammatori, antidepressivi, ansiolitici, antiepilettici, ipertensivi. I campionamenti nel Po sono stati effettuati a Cremona (depuratore), Crotta d’Adda (Cremona), Monticelli (Piacenza) e negli affluenti Trebbia, Nure, Chiavenna, Arda, Ongina. Al termine del meeting è stato annunciato il nuovo viaggio, “Rotta Omega 2”, che i gruppi di protezione civile effettueranno a settembre.