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Pirahã, la Tribù Che non sa Contare
Una tribù dell'Amazzonia, i Pirahã, costituita da poche centinaia di persone che vivono in piccoli villaggi su un affluente del Rio delle Amazzoni, ha una lingua che comprende solo 7 consonanti e 3 vocali, può essere parlata o fischiata, non ha parole per esprimere numeri, quantità e colori, per questo motivo non sono in grado di comprendere il concetto di quantità più di quanto facciano alcuni animali come i topi, piccioni e scimmie.
Lo scienziato Peter Gordon della Columbia University, insieme al linguista Daniel Everett dell'Università di Manchester e a sua moglie Karen, ha condotto uno studio per effettuare il quale ha assegnato una varietà di esercizi ad alcuni Pirahã, nel più semplice, si è seduto di fronte ad un individuo ed ha presentato un numero casuale di oggetti conosciuti disposti in una fila, i Pirahã dovevano ordinare lo stesso numero di oggetti nel loro mucchio.
Per uno, due e tre oggetti, i membri della tribù hanno effettuato abbinamenti corretti, ma per quattro e cinque e fino a dieci, gli abbinamenti diventavano approssimati, deviando dal numero corretto sempre di a mano, a mano che la fila si allungava. Quindi, secondo questo studio, la lingua può modellare il pensiero umano, ossia definisce i nostri pensieri.
Peter Gordon si è concentrato sull'incapacità di contare, ma dopo mesi di tentativi, gli adulti continuano a confondere i numeri, e questo per motivi culturali. I Pirahã non sanno contare perché non hanno parole per farlo e dirlo. Non usano la scrittura, la loro memoria collettiva dura al massimo due generazioni, non dormono mai più di due ore alla volta e non sanno tracciare segni, nonostante abbiano contatti da due secoli con le tribù circostanti. di Donata Allegri
Lo scienziato Peter Gordon della Columbia University, insieme al linguista Daniel Everett dell'Università di Manchester e a sua moglie Karen, ha condotto uno studio per effettuare il quale ha assegnato una varietà di esercizi ad alcuni Pirahã, nel più semplice, si è seduto di fronte ad un individuo ed ha presentato un numero casuale di oggetti conosciuti disposti in una fila, i Pirahã dovevano ordinare lo stesso numero di oggetti nel loro mucchio.
Per uno, due e tre oggetti, i membri della tribù hanno effettuato abbinamenti corretti, ma per quattro e cinque e fino a dieci, gli abbinamenti diventavano approssimati, deviando dal numero corretto sempre di a mano, a mano che la fila si allungava. Quindi, secondo questo studio, la lingua può modellare il pensiero umano, ossia definisce i nostri pensieri.
Peter Gordon si è concentrato sull'incapacità di contare, ma dopo mesi di tentativi, gli adulti continuano a confondere i numeri, e questo per motivi culturali. I Pirahã non sanno contare perché non hanno parole per farlo e dirlo. Non usano la scrittura, la loro memoria collettiva dura al massimo due generazioni, non dormono mai più di due ore alla volta e non sanno tracciare segni, nonostante abbiano contatti da due secoli con le tribù circostanti. di Donata Allegri