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Pinguini: Hanno Uno "Stomaco Antibatterico" in Cui Conservano il Cibo per Settimane
I maschi dei pinguini reali possiedono uno “stomaco antibatterico” che funziona come una dispensa, per immagazzinare il cibo e mantenerlo fresco fino a tre settimane. È la sorprendente scoperta di un gruppo di scienziati francesi del CNRS di Strasburgo.
Questa caratteristica, unica fra i maggiori vertebrati, garantisce un approvvigionamento regolare per i pulcini quando il cattivo tempo impedisce alle femmine di ritornare presto dalla pesca.
Cécile Thouzeau e colleghi hanno analizzato i batteri presenti nello stomaco di sette pinguini reali (Aptenodytes patagonicus) in Namibia. Gli animali stavano incubando uova e conservando cibo. I pinguini reali hanno una dieta di pesce e calamari ricca di proteine, l’ideale per la crescita di microbi gastrointestinali.
“La temperatura gastrica - scrive Thouzeau sulla rivista “Polar Biology” - era attorno ai 38° C e il pH dei campioni conservati era 4, due condizioni favorevoli alla crescita dei batteri”. Ma quando gli scienziati hanno analizzato i campioni, hanno scoperto molti batteri morti o deformati, a differenza di quelli presenti normalmente negli uccelli che digeriscono il cibo.
“I risultati - spiega Thouzeau - confermano l’idea che possano esistere fattori che inibiscono la crescita dei batteri quando i pinguini conservano il cibo nello stomaco”. Secondo i ricercatori, gli animali sono in grado di controllare il processo di conservazione rilasciando agenti antibatterici nel loro tratto digestivo.
Questa caratteristica, unica fra i maggiori vertebrati, garantisce un approvvigionamento regolare per i pulcini quando il cattivo tempo impedisce alle femmine di ritornare presto dalla pesca.
Cécile Thouzeau e colleghi hanno analizzato i batteri presenti nello stomaco di sette pinguini reali (Aptenodytes patagonicus) in Namibia. Gli animali stavano incubando uova e conservando cibo. I pinguini reali hanno una dieta di pesce e calamari ricca di proteine, l’ideale per la crescita di microbi gastrointestinali.
“La temperatura gastrica - scrive Thouzeau sulla rivista “Polar Biology” - era attorno ai 38° C e il pH dei campioni conservati era 4, due condizioni favorevoli alla crescita dei batteri”. Ma quando gli scienziati hanno analizzato i campioni, hanno scoperto molti batteri morti o deformati, a differenza di quelli presenti normalmente negli uccelli che digeriscono il cibo.
“I risultati - spiega Thouzeau - confermano l’idea che possano esistere fattori che inibiscono la crescita dei batteri quando i pinguini conservano il cibo nello stomaco”. Secondo i ricercatori, gli animali sono in grado di controllare il processo di conservazione rilasciando agenti antibatterici nel loro tratto digestivo.