La pillola anticoncezionale, che solitamente ha un'efficacia superiore al 99%, se somministrata a donne in forte sovrappeso o obese, risulta notevolmente più insicura. Le donne con indice di massa corporea superiore a 27, infatti, incorrono in un rischio di rimanere incinte superiore del 60-70% rispetto alle donne normopeso.
La scoperta è frutto di ricerche del Fred Hutchinson Cancer Research Centre di Seattle, in Usa. Le ragioni che correlano inversamente peso corporeo ed efficacia anticoncezionale, possono essere molteplici: una prima spiegazione potrebbe risiedere nel fatto che un peso eccessivo comporta un metabolismo accelerato. Di conseguenza in questi casi la copertura del contraccettivo potrebbe essere ridotta. Una seconda ipotesi è che i livelli ormonli determinati dalla pillola potrebbero non essere sufficienti per le donne "XXL". Oppure, la ragione della ridotta efficacia potrebbe dipendere dal fegato: esso produce enzmi che hanno il compito di pulire il sangue dai farmaci assunti. Nelle donne obese, il fegato potrebbe produrre più enzimi del normale, neutralizzando anche gli ormoni deputati ad impedire la gravidanza. Infine, gli estrogeni e progesteroni della pillola potrebbero finire "intrappolati" nel grasso, non circolando nel sangue e quindi risultando inutili all'evitamento della gravidanza.