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Per la Difesa di Monte Greco Una Mobilitazione Internazionale
Cari Amici,
le emergenze ambientali nella nostra regione non finiscono. Vi giro un comunicato stampa di WWF e ProNatura contro un progetto con cui vogliono deturpare il bellissimo e selvaggio Monte Greco, nell'area di protezione esterna del Parco Nazionale d'Abruzzo. Da Barrea vogliono costruire una strada, un grande parcheggio da 3000 posti auto, un impianto di arroccamento verso la conca del Lago Pantaniello, uno dei laghi naturali appenninici più alti. Qui altri 6 impianti di risalita, con ulteriore arroccamento verso Roccaraso. Insomma, si vuole completamente distruggere un'area di fondamentale importanza per orso e lupo. Noi ci opporremo con tutte le nostre forze, perchè si profila il più grave danno ambientale degli ultimi 20 anni, dopo il terzo traforo.
Augusto De Sanctis, WWF Abruzzo
WWF e PRO-NATURA : PER LA DIFESA DI MONTE GRECO UNA MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE In merito al devastante "carosello bianco" progettato sul Monte Greco il WWF e la Federazione Pro Natura promettono un'opposizione durissima a tutto campo. Già alcuni mesi fa, per contrastare la realizzazione del progetto, le due Associazioni protezionistiche hanno inviato un dettagliato esposto all'Unione Europea, e il documento è stato presentato anche alla stampa regionale. Oggi, se la Regione e i comuni interessati non intendono retrocedere, sarà promossa una campagna di carattere internazionale per salvaguardare quest'area d'interesse europeo (Sito d'interesse comunitario). Infatti viene messa in discussione, la conservazione di una delle più belle e incontaminate montagne dell'intero Appennino, per la cui tutela venti anni fa si mobilitarono tutti gli ambientalisti italiani. Invero il massiccio del Greco è una delle poche montagne abruzzesi, situata nella fascia di protezione del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, dov'è ancora possibile gustare un paesaggio remoto e selvaggio, di grande interesse scientifico, costellato di innumerevoli fenomeni glaciali, con la presenza di pregiatissime specie floristiche, con faggete di centinaia di anni, e frequentata da animali selvatici unici e rari. Su questa natura meravigliosa, bene universale e patrimonio della collettività, incombono pericolosi progetti deturpanti, con la previsione di parcheggi, piloni e sbancamenti, per allestire un grande carosello sciistico realizzato per il beneficio di poche società private. Oggi, quindi, le comunità locali sono davanti ad un bivio che non permette vie di mezzo: i piloni e il cemento non potranno, in nessun caso, essere spacciati per una forma di tutela e/o valorizzazione di quel paesaggio che, invece, rischia di essere stravolto per sempre sotto gli occhi esterrefatti delle migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo che, con grande rispetto, vengono a visitare il Parco Nazionale. Dichiara Aldo Di Benedetto, coordinatore regionale della Federazione Pro Natura: "Se si vorrà continuare sulla strada della distruzione della natura organizzeremo una grande campagna di sensibilizzazione, simile a quella di tanti anni fa. Promuoveremo inchieste e interrogazioni al Parlamento Italiano e Europeo. Ci rivolgeremo a tutti coloro, abruzzesi e non, che amano le nostre montagne, per difendere un patrimonio collettivo unico che non deve essere mortificato né banalizzato per imitare varie stazioni e stazioncine sciistiche italiane". Dichiara Dante Caserta, Presidente Regionale del WWF: "Promuoveremo ogni iniziativa possibile per scongiurare questa scellerata ipotesi, fino ad arrivare anche ad azioni clamorose come quella di presidiare direttamente sul campo i nostri faggi secolari. Siamo certi di avere il sostegno da tutt'Europa perché quello abruzzese è un patrimonio di tutti e, come tale, deve essere rispettato. Così come a nessuno verrebbe in mente di trasformare una grande abbazia in un centro commerciale, altrettanto bisogna rispettare i grandi santuari della Natura che devono essere salvaguardati per il loro valore intrinseco come bene comune dell'umanità".
le emergenze ambientali nella nostra regione non finiscono. Vi giro un comunicato stampa di WWF e ProNatura contro un progetto con cui vogliono deturpare il bellissimo e selvaggio Monte Greco, nell'area di protezione esterna del Parco Nazionale d'Abruzzo. Da Barrea vogliono costruire una strada, un grande parcheggio da 3000 posti auto, un impianto di arroccamento verso la conca del Lago Pantaniello, uno dei laghi naturali appenninici più alti. Qui altri 6 impianti di risalita, con ulteriore arroccamento verso Roccaraso. Insomma, si vuole completamente distruggere un'area di fondamentale importanza per orso e lupo. Noi ci opporremo con tutte le nostre forze, perchè si profila il più grave danno ambientale degli ultimi 20 anni, dopo il terzo traforo.
Augusto De Sanctis, WWF Abruzzo
WWF e PRO-NATURA : PER LA DIFESA DI MONTE GRECO UNA MOBILITAZIONE INTERNAZIONALE In merito al devastante "carosello bianco" progettato sul Monte Greco il WWF e la Federazione Pro Natura promettono un'opposizione durissima a tutto campo. Già alcuni mesi fa, per contrastare la realizzazione del progetto, le due Associazioni protezionistiche hanno inviato un dettagliato esposto all'Unione Europea, e il documento è stato presentato anche alla stampa regionale. Oggi, se la Regione e i comuni interessati non intendono retrocedere, sarà promossa una campagna di carattere internazionale per salvaguardare quest'area d'interesse europeo (Sito d'interesse comunitario). Infatti viene messa in discussione, la conservazione di una delle più belle e incontaminate montagne dell'intero Appennino, per la cui tutela venti anni fa si mobilitarono tutti gli ambientalisti italiani. Invero il massiccio del Greco è una delle poche montagne abruzzesi, situata nella fascia di protezione del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, dov'è ancora possibile gustare un paesaggio remoto e selvaggio, di grande interesse scientifico, costellato di innumerevoli fenomeni glaciali, con la presenza di pregiatissime specie floristiche, con faggete di centinaia di anni, e frequentata da animali selvatici unici e rari. Su questa natura meravigliosa, bene universale e patrimonio della collettività, incombono pericolosi progetti deturpanti, con la previsione di parcheggi, piloni e sbancamenti, per allestire un grande carosello sciistico realizzato per il beneficio di poche società private. Oggi, quindi, le comunità locali sono davanti ad un bivio che non permette vie di mezzo: i piloni e il cemento non potranno, in nessun caso, essere spacciati per una forma di tutela e/o valorizzazione di quel paesaggio che, invece, rischia di essere stravolto per sempre sotto gli occhi esterrefatti delle migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo che, con grande rispetto, vengono a visitare il Parco Nazionale. Dichiara Aldo Di Benedetto, coordinatore regionale della Federazione Pro Natura: "Se si vorrà continuare sulla strada della distruzione della natura organizzeremo una grande campagna di sensibilizzazione, simile a quella di tanti anni fa. Promuoveremo inchieste e interrogazioni al Parlamento Italiano e Europeo. Ci rivolgeremo a tutti coloro, abruzzesi e non, che amano le nostre montagne, per difendere un patrimonio collettivo unico che non deve essere mortificato né banalizzato per imitare varie stazioni e stazioncine sciistiche italiane". Dichiara Dante Caserta, Presidente Regionale del WWF: "Promuoveremo ogni iniziativa possibile per scongiurare questa scellerata ipotesi, fino ad arrivare anche ad azioni clamorose come quella di presidiare direttamente sul campo i nostri faggi secolari. Siamo certi di avere il sostegno da tutt'Europa perché quello abruzzese è un patrimonio di tutti e, come tale, deve essere rispettato. Così come a nessuno verrebbe in mente di trasformare una grande abbazia in un centro commerciale, altrettanto bisogna rispettare i grandi santuari della Natura che devono essere salvaguardati per il loro valore intrinseco come bene comune dell'umanità".